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Tra Dio e il mondo

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piccolesorellePiccole Sorelle Jesus Caritas, ossia cinque sorelle: Rita, Diomira, Paola, Filomena Benedetta e Maria Ester; che vivono la Fraternità secondo le parole di Gesù: «dove due o tre sono riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro» (Mt 18, 20) e «tutti sapranno che siete miei discepoli: se avrete amore gli uni per gli altri» (Gv 13, 35). Siamo una piccola fraternità che dal 2 febbraio 2008 ha ricevuto il suo riconoscimento nella Chiesa di Fermo, attraverso il discernimento operato dal suo Pastore, mons. Luigi Conti, il quale ha individuato nel nostro vivere fraterno e nella professione dei consigli evangelici «un dono divino che la Chiesa ha ricevuto dal suo Signore» (LG 43).

Siamo un’espressione del Carisma più ampio e noto come la spiritualità del beato fr. Charles de Foucauld, già presente in diocesi con gruppi laicali e l’associazione dei presbiteri; mancava l’espressione della vita fraterna ispirata a questo carisma e il Signore ha provveduto! Il «garante» della genuinità del nostro legame con la spiritualità del beato fr. Charles, è il nostro Fondatore, fratel Gian Carlo Sibilia che ha dato vita prima ai Piccoli Fratelli Jesus Caritas (Foligno). La nostra fraternità è in via di riconoscimento come istituto religioso di diritto diocesano. Gioiamo, oggi, con tutta la Chiesa in questo tempo in cui celebriamo l’anno per la vita consacrata indetto da Papa Francesco e accogliamo con riconoscenza le sue parole.

Con gratitudine guardiamo alla nostra storia che affonda le sue radici nelle esperienze che tanti fratelli e sorelle hanno vissuto nel secolo scorso; esperienze di vita che hanno dato origine ad una grande Famiglia spirituale che ha come caratteristica il vivere una vita evangelica come Gesù a Nazareth, secondo le intuizioni e il vissuto del beato Charles de Foucauld (Strasburgo, 15-09-1858 – Tamanrasset, 1-12-1916), una vita contemplativa non in clausura, ma sulle strade del mondo e a servizio dei poveri e degli ultimi in una condivisione di vita che ci fa dire sempre “come loro …”. Da sempre la famiglia di fr. Charles ha vissuto nelle periferie, dove gli uomini e le donne vivono e soffrono in tante parti del mondo. Oggi, noi siamo chiamate a vivere in questa chiesa locale, una vita di povertà, di disponibilità, di abbandono, di testimonianza silenziosa e gioiosa dell’Amore di Dio che vuole incarnarsi nelle esistenze di persone concrete, anche se povere e senza meriti.

La caratteristica della nostra fraternità è quella di «vivere per Dio solo», come nella tradizione monastica antica, quindi, libere da sovrastrutture legate ad opere particolari, possiamo dedicarci alle occupazioni più diverse: lavoriamo come educatrici, infermiere; siamo impegnate in servizi nella parrocchia come la catechesi o la cura di gruppi di giovani; siamo attente alle situazioni di sfruttamento presenti nel nostro territorio in particolare quelle che hanno come protagoniste le donne! I limiti della nostra azione sono dettati solo da due priorità: la vita di fraternità, vita vissuta in profonda comunione con le altre sorelle e la vita di preghiera che non trascuriamo mai specie nell’adorazione – celebrazione eucaristica e nella lectio divina quotidiane. Il futuro che ci attende è un futuro carico di novità e che, giorno per giorno, riceviamo dalle mani amorose del Padre. Ognuna di noi sorelle si impegna in un ascolto quotidiano dei segni che il Signore ci invia attraverso gli incontri e gli eventi vissuti letti alla luce della Parola e verificati in un discernimento comunitario. Viviamo l’accoglienza, come esigenza che nasce dall’incontro con Dio: ci sentiamo accolte da Dio e da Lui rese capaci di accogliere gli altri, tutti gli altri: dai piccoli ai grandi, dagli stranieri ai meno fortunati.

Un particolare ci piace condividere con tutti: ci stiamo preparando a celebrare nel 2016 il primo centenario della morte del beato fr. Charles di Gesù, anche questa sarà un’occasione unica per lodare ed essere grati a Dio per i suoi doni. Concludiamo ringraziando il Signore per il dono di questa vocazione particolare che ha fatto a ciascuna di noi e per il dono della vita religiosa di cui ricolma la Chiesa: sono i religiosi, infatti, che «col loro stato testimoniano in modo splendido ed esimio che il mondo non può essere trasfigurato e offerto a Dio senza lo spirito delle beatitudini» (LG 31). •

Le Piccole Sorelle Jesus Caritas

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