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No alle armi

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Don Tonino Bello: lettera aperta per essere costruttori di pace

“Qui, sulla terra, abbiamo ancora bisogno di te: aiutaci a non perdere il coraggio di essere ‘in piedi, anzi in marcia, costruttori di pace’. Perché tira un’aria di guerra mica male. Nel 2015 si sono spesi nel mondo quasi 1700 miliardi di dollari in armamenti”. Lo scrive don Renato Sacco, coordinatore nazionale di Pax Christi, in una lettera aperta a don Tonino Bello, nel giorno (20 aprile) dell’anniversario della sua morte.
“Ti sarà giunta notizia anche lassù – prosegue don Sacco – che l’Italia vende armi un po’ a tutti, anche ai Paesi sostenitori dell’Isis: Arabia Saudita, Qatar. Facciamo affari d’oro proprio con le armi!”. Ma “di guerre ce sono un mucchio, più o meno dimenticate. Ovviamente continua il progetto degli aerei F35”. A dire il vero, sottolinea il coordinatore nazionale di Pax Christi, “c’è Papa Francesco (sai che molti vedono grandi somiglianze tra voi due) che continua a denunciare questa follia delle armi e della guerra, è arrivato anche a dire ‘Maledetti’”. proprio per Francesco don Sacco rivolge una richiesta a don Tonino Bello: “Cerca (cercate un po’ tra tutti voi di lassù) di sostenere questo Papa. Anche noi ci proviamo a non lasciarlo solo, ma un vostro aiutino dall’alto non guasta. E, già che ci sei, dai un occhio anche a tutto il popolo della pace e anche a noi di Pax Christi che ci troviamo in assemblea nei prossimi giorni ad Assisi, (Misericordia è disarmo, giustizia, condivisione) proprio nella città di un altro Francesco, a te molto caro, visto che sulla tua tomba c’è scritto ‘terziario francescano’. Che dire ancora? Grazie don Tonino!”. • Agensir

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