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“Un mattone solidale” per i terremotati

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La volontà: dare un segno di solidarietà per essere utili alla ricostruzione. L’idea: costruire una nuova scuola o comunque una struttura pubblica utile per la rinascita di Arquata del Tronto.

manifesto-serata-1-ottobreE’ quanto si sta facendo a Sant’Elpidio a Mare sin da subito per le popolazioni vittime del sisma, da quando, poche ore dopo, si è messa in moto la macchina degli aiuti grazie alla Croce Azzurra che ha raccolto una grande quantità di aiuti (alimenti, medicine, vestiario, scarpe etc.) immediatamente portati nella piccola località dell’ascolano così duramente provata dal sisma.

Poi la prima grande raccolta di fondi: Comune e Pro Loco, dopo aver annullato in segno di rispetto e partecipazione, tutti i momenti spettacolari dei Festeggiamenti Patronali, hanno deciso di destinare il programmato concerto dei Nomadi del 3 settembre al vecchio stadio “Mandozzi” per la raccolta di fondi pro terremotati. Un successo: raccolti quasi 12.500 euro, ora nel c/c aperto dal Comitato costituito dal Comune allo scopo.

Poi una grande idea, nata dal tavolo istituito dalla Croce Azzurra, dai Comuni e dalle Pro Loco di  Sant’Elpidio a Mare e Monte Urano, dall’agenzia di spettacoli di Nicola Convertino: si chiama “Un mattone solidale”, si svolgerà sabato 1 ottobre allo stadio “Montevidoni” di Sant’Elpidio a Mare: dalle 16 a notte un kermesse musicale straordinaria, con la partecipazione di alcuni dei maggiori nomi della musica italiana e internazionale del momento.

In tanti hanno già dato gratuitamente la loro adesione, nomi di livello internazionale che garantiscono sin d’ora il successo dell’evento che avrà senz’altro un risalto nazionale, grazie anche alla presenza dei maggiori network televisivi.

Gli organizzatori per ora non fanno nomi, ma a giorni si saprà tutto. Sarà una occasione irripetibile per godere di uno spettacolo musicale straordinario, ma sarà anche per fare del bene e dare un futuro a chi oggi non ha più niente. E la generosità, subito dopo, si trasformerà in una struttura per la gente di Arquata del Tronto.

Giovanni Martinelli

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