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Ricostruire cuori e menti

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Quaresima Caritas per le comunità terremotate

Ricostruire i cuori per ricostruire le comunità è il tema di riflessione e di impegno che la Caritas Diocesana propone alle nostre comunità cristiane.
“Essi ricostruiranno sulle antiche rovine, rialzeranno i luoghi desolati nel passato, rinnoveranno le città devastate, i luoghi desolati delle trascorse generazioni” (Isaia 61,4). Il profeta si rivolge ai reduci dall’esilio babilonese; occorre ricostruire la città, le case, il Tempio; ma occorre ricostruire il popolo di Dio, purificandolo dalle idolatrie; ricostruire il popolo intorno al Libro della Legge, che viene ritrovato nel tempio e di cui viene data pubblica lettura (cfr. Neemia 8,1-12).
Il territorio della nostra Arcidiocesi è stato duramente colpito dai vari terremoti che si sono succeduti e dalle straordinarie precipitazioni nevose che hanno aggravato le distruzioni dei terremoti.

Pur in mezzo al continuare delle scosse sismiche si parla sempre di ricostruzione. Certo, è necessario ricostruire le scuole, gli ospedali, le abitazioni, i luoghi di culto delle comunità; ma è ancor più importante ricostruire le comunità, che sono state disperse dagli eventi o che sono smarrite e non vedono prospettive chiare nel futuro.
Alcune comunità sono state colpite più duramente, altre in misura minore, ma tutti stiamo sperimentando la paura, l’insicurezza, i disagi, il dolore per le tragedie che si susseguono; molti sperimentiamo la tentazione dello scoraggiamento oppure la tentazione della chiusura, di custodire gelosamente il poco benessere rimasto o di tacitare la coscienza con qualche piccola donazione.
Tutti abbiamo bisogno di ricostruire i cuori. Ricostruire i cuori significa superare le paure, aprirsi alla speranza, crescere nella solidarietà, potenziare la vicinanza e l’ascolto reciproco, sostenersi a vicenda, condividere idee e risorse, fare rete, vivere la carità. L’amore di Dio è fedele; nella buona e nella cattiva sorte non ci abbandona mai; nelle prove ci sostiene e ci da la forza di affrontarle.
Ora viviamo situazioni pesanti, ma con la fede in Gesù morto e risorto e con l’amore reciproco possiamo e dobbiamo risorgere. Allora ricostruiremo le nostre comunità e i paesi della nostra zona collinare e montana riavranno vita e non diventeranno mai ruderi abbandonati.
Come aiuto per ricostruire i cuori facciamo alcune proposte:
– Come negli anni passati proponiamo la Quaresima di carità: i risparmi del nostro digiuno e delle nostre rinunce possiamo metterli in una busta e riconsegnarla in parrocchia; la raccolta avrà la seguente finalità: partecipare alla ricostruzione delle comunità attraverso sussidi che aiutino la ripresa delle attività produttive e aiuto alla costruzione di strutture di servizio alla comunità nei paesi dove non ci sono più luoghi di aggregazione ed anche luoghi dignitosi per la preghiera e il culto.
– Per i ragazzi più grandi e i giovani si possono proporre occasioni di incontro o anche di servizio in una realtà di prossimità presente nel territorio per far crescere l’attenzione alle varie situazioni di fatica e di disagio.
– Per i ragazzi che frequentano il catechismo parrocchiale proponiamo di realizzare immagini, foto, video,poesie, preghiere, … sul tema proposto, da riconsegnare il Giovedi Santo in parrocchia, come riflessione e sensibilizzazione delle comunità.
La Caritas diocesana intende preparare anche qualche sussidio per i catechisti e gli animatori, ma la fantasia creatrice di ognuno può integrare o supplire. •

Mons. Pietro Orazi
Direttore della Caritas

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