Home » Speciale 10 anni » Sotto il vestito… la Verità

Sotto il vestito… la Verità

Stampa l articolo
Che cos’è l’impaginazione? Impaginazione è l’operazione attraverso cui tutti gli elementi che compongono uno stampato vengono posizionati, dimensionati e organizzati nello spazio-formato. Gli elementi sono: i blocchi di testo, i titoli e sottotitoli, le illustrazioni, gli elementi decorativi, ecc. Sono un insieme di scelte tipografiche (che devono soddisfare le esigenze di leggibilità), di dimensionamento e organizzazione degli spazi e dei moduli (attraverso le quali far percepire al lettore i rapporti di importanza e le relazioni esistenti tra gli elementi, conferendo all’insieme unitarietà e coerenza visiva).

Per riuscire a farlo occorre creare una gabbia di pagina costante suddividendo il rettangolo dell’area stampata in una griglia, sia in orizzontale che in verticale, in un numero preciso di spazi o blocchi. Necessita di continuità nella cura e nell’aggiornamento: essa va ristrutturata nel tempo, attraverso un restyling che mantenga la sua struttura ma si adegui alle evoluzioni dello stile, del gusto e delle tecnologie.

2007

Avendo in poco tempo l’esigenza di differenziarsi dalla gestione precedente creando una grafica/impaginazione più simile a quella di una rivista piuttosto che a quella di un quotidiano, le nostre scelte sono state da subito, per la copertina, di inserire la prima parte dell’editoriale e i riquadri degli altri articoli più importanti interni. Per l’interno abbiamo scelto una gabbia più fluida a 3 o 4 colonne. Non avendo un fotografo ci siamo molto affidati a foto di archivio / chieste ai collaboratori / scattate da noi.

2008

Gabbia a 4 colonne, maggiore uso del colore per attirare l’attenzione e vari articoli che iniziano in copertina (scelta poi abbandonata per evitare la frammentazione della lettura).

Da questo momento in poi viene scelto un tema che poi verrà chiamato di PRIMA PAGINA, termine che usiamo anche oggi. Il colore istituzionale del rosso viene quindi usato principalmente per gli articoli che riguardavano il tema scelto.

All’interno sono apparse le etichette delle categorie, quelle che oggi chiameremmo TAG con un termine prestato dal web, e dei riquadri di testo per spezzare la monotonia dei testi. Il problema dei testi spesso troppo lunghi è una costante: la maggior parte dei nostri collaboratori non è un giornalista ma ha la passione della scrittura unita con la voglia di dare Voce e di raccontare il territorio. Viene da sé il fatto che spesso gli articoli avevano (e hanno ancora!) molte battute. Spesso non è possibile “tagliare” per cui abbiamo dovuto trovare dei compromessi inserendo delle “pause” per non affaticare la lettura.

Dopo l’estate, il primo restyling significativo del giornale, nella ricerca della identità più giusta. Dalla copertina si vedono già i box che si sono spostati in alto scegliendo il colore abbinato o in contrasto con l’immagine scelta. La sezione PP segue poi la colorazione principale.

2009

Terzo restyling compreso il logo. I colori sono diventati fissi, rosso di Prima Pagina, blu la Scienza, arancione la Chiesa, verde l’ecologia… e le sezioni hanno un ordine preciso.

La gabbia è più lineare, i box con i rimandi sono a sinistra, tre e quattro colonne, box centrati sulle colonne di testo, le didascalie sono in risalto. Maggiore spazio bianco in alto e l’autore ancora più in evidenza. L’editoriale finisce in terza pagina, viene scelto un nuovo font e definitivo per i testi e per i titoli.

L’occhiello prende il posto del sottotitolo e vengono introdotte nuove rubriche fisse grazie anche all’apporto dei collaboratori più assidui.

2010/2011

Vengono introdotte più rubriche ma il layout rimane sostanzialmente lo stesso.

2012

Quarto restyling. I box con i rimandi viene spostato sotto in modo da dare maggiore spazio alla foto. Il titolo e l’occhiello sono inscritti nell’immagine. Viene cambiato il font dei titoli e di alcuni articoli interni, usando uno slab serif di forte contrasto e con molte varianti di pesantezza. Nel 2012 inizia ufficialmente la pagina di Facebook (prima era solo un profilo) che ad oggi conta più di 5700 iscritti con zero pubblicità investita.

2013

A partire da quest’anno vengono inserite le foto dei collaboratori più assidui all’inizio dell’articolo. Questo perchè, essendo un giornale distribuito maggiormente nel territorio, è giusto che i lettori diano un volto e riconoscano le persone che scrivono gli articoli. All’inizio vengono lasciate a colori, poi, per uniformarle, saranno convertite tutte in bianco e nero. Alcune rubriche assumono un’identità propria con uno sfondo per essere immediatamente riconosciute.

In copertina i box vengono posti definitivamente in alto. Scompare la banda grigia sotto la testata in modo da fare il logo ancora più grande. Vengono tolte le bande verticali e altre soluzioni grafiche in modo da lasciare il design più pulito e minimale possibile. Il capolettera viene colorato con il tema della pagina. Titoli vengono ingranditi maggiormente per aumentare lo spazio bianco.

2014

Quando possibile si cerca di contrastare più possibile l’immagine di copertina anche perchè andrà poi messa nel web. Questa è stata una delle copertine che ha riscosso maggior successo nelle visualizzazioni su Facebook. L’altra è dell’anno precedente (mostrare la foto n.16 del 2013).

Questa considerazione però, insieme ad una semplice analisi dei dati di insight sul sito e su FB, ci ha permesso di comprendere meglio cosa piace maggiormente ai nostri lettori. Se il nostro target si è spostato su una fascia di età più ampia lo dobbiamo sicuramente al web, ma l’interesse massimo viene raggiunto quando si parla di temi di stretta attualità sopratutto nel contesto del nostro territorio. Riconoscere un viso in copertina, un nome in un articolo e un luogo che conosciamo, attira inequivocabilmente la nostra attenzione e porta anche ad un dibattito, una condivisione, un mi piace su FB o sul sito.

Comunque è pur vero che, anche se il divario generazionale tra giovani e anziani sull’uso del web è netto (90, 4% per i giovani e 21,1% tra gli over 65) le notizie messe in rete vengono lette principalmente da anziani (52,3%) piuttosto che da giovani (22,9%).

2015

Quinto restyling. I colori dei box si fanno più presenti perchè oramai i nostri lettori conoscono i colori di riferimento delle varie sezioni del giornale. Si abbandonano le lineee squadrate per un approccio più morbido. Il titolo viene posto fuori dall’immagine. All’interno la gabbia diventa più fissa a 4 colonne. La striscia in alto diventa più spessa e porta in maggiore evidenza il nome della sezione di appartenenza. Questo è stato l’ultimo anno di carta stampata. Già da qualche mese era nell’aria un cambiamento che si è concretizzato quest’anno con la messa del giornale solo online.

2016

Appare la dicitura ONLINE nella testata insieme con i loghi dei social. In copertina non ha più ragione di iniziare l’editoriale che viene spostato direttamente in seconda pagina. Sostanzialmente la gabbia interna è invariata, ma non c’è più il vincolo delle pagine fisse da stampare per cui si può lasciare maggiore respiro agli articoli, anche ai più lunghi. Vengono create nuove rubriche che poi sono trasferite anche nel sito.

Il sito ha subito un forte restyling. Viene usato un tema più completo che permetta maggiore flessibilità. Le notizie di prima pagina sono subito in evidenza, seguite poi dalle altre categorie. Ogni articolo pubblicato ha un’immagine, sul sito abbiamo la possibilità di pubblicare tutte le foto che ci vengono inviate, nel caso per esempio di eventi e manifestazioni, perchè virtualmente non c’è più problema di spazio. È indubbiamente più facile trovare vecchi articoli cercando attraverso i tag o parole chiave. C’è una sezione di archivio che permette di scaricare gratuitamente tutti i numeri del 2015 e 2016. C’è una pagina per i collaboratori, la possibilità di iscrizione alla newsletter e molto altro. Il layout consiste in una colonna di destra sempre presente e fissa. Si cerca un contatto più diretto e immediato con i lettori attraverso i commenti su FB e sul sito, cerchiamo di coinvolgerli anche con il concorso fotografico. Il layout dello schermo può sempre cambiare, e il lettore può partecipare ai cambiamenti aprendo nuove finestre (non a caso chiamate pagine). Ora il Web mira a superare il design grafico tradizionale aggiungendo l’interattività e l’immediatezza dell’ipertesto globale.

2017

L’immagine diventa l’elemento principale della copertina, più grande e più accattivante. Gli elementi sono ridotti al minimo, proprio per convogliare l’attenzione sulla foto scelta. 

Enrica Mattioli

About la redazione

Vedi anche

Il saluto del Direttore dell’ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della Cei

Il tempo scivola via in fretta. Dieci anni di storia per una testata giornalistica sono …

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: