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RITRATTI: Annarosa Agostini

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Se ci fosse un genere femminile dei folletti lo identificherei con lei, Annarosa Agostini. Piccola, scura di capelli, occhi mobilissimi, vivace, simpatica, briosa, coinvolgente. Non le mancano le parole, non le manca una bella esposizione.
La incontro nei locali della parrocchia di Santa Lucia a Fermo. Annarosa ne dirige l’eccellente e omonima Corale (30 cantori), che è anche la Cappella del Duomo, gruppo musicale che anima le celebrazioni più significative: come ultimamente l’arrivo del nuovo arcivescovo Pennacchio o il Te Deum di fine anno.
In quelle occasioni mi aveva incuriosito. Ed ora le chiedo di lei, della sua professione, della sua storia.
Ne esce un bel ritratto perché il percorso di Annarosa non è stato tutto rosa e fiori. Anzi. Partiamo dall’inizio. Da quella pianola Buontempi regalatale dai suoi genitori. Le piaceva la musica, strimpellava lo strumento giocattolo. Avrebbe voluto approfondire. «I miei genitori Michelina e Pietro però frenavano», racconta, «volevano che studiassi e basta, nessuna distrazione».
«A scuola, invidiavo la mia amica Sara che suonava già il pianoforte». Poi, un incontro cambia le prospettive. L’incontro è con don Nicola Marucci, direttore di Corali, buon musicista, buon sacerdote. «Lui insiste perché io entri nel suo gruppo. I miei genitori acconsentono, si fidano. Ho 14 anni. Faccio il passo. La musica diventa la mia vita». Un anno dopo, Annarosa si iscrive al Conservatorio di Fermo, classe di pianoforte e studia canto con Stefania Donzelli. Perché già da piccola pensava di diventare una cantante lirica. Ed ora ci riesce. Soprano. A 19 anni la prima importante audizione. A 20 il debutto, a Mantova, al Teatro Bibiena, con un’opera minore di Paisiello Il fanatico in berlina. Altre esibizioni, altri successi: a Piacenza, Pesaro (Rossini Opera Festival), Trieste, Milano (al Teatro Arcimboldi essendo la Scala chiusa per restauri), in Giappone. Ormai è lanciata, lanciatissima. A volte la sorte però riserva sorprese. Annarosa si accorge di avere un problema alla voce. Occorre intervenire chirurgicamente. Si sottopone ad una operazione a Lione, in Francia. Le cose non vanno come debbono andare. La voce non torna come prima. Almeno per il momento. I sogni sembrano infrangersi. Crolla un castello costruito con pazienza e sacrificio.
Annarosa prende una sofferta quanto necessaria decisione: cambia rotta, inizia la carriera di pianista, inizia ad insegnare a scuola, inizia a dirigere la Corale di Santa Lucia, inizia a fare spettacoli di altro tipo. S’ingegna. È stato un colpo ma bisogna reagire. Lo fa con decisione.
La sua positività di fondo la sostiene. Ama la vita e ama la musica in tutte le sue forme.
Oggi insegna in una scuola di Porto d’Ascoli. Ed è molto contenta: la voce è tornata… •

Annarosa Agostini è nata a Montegiorgio il 16/3/1981. Risiede a Rapagnano.
Intrapreso lo studio vocale con Stefania Donzelli, si diploma in canto con il massimo dei voti e successivamente in pianoforte, al Conservatorio di Fermo. Nel giugno 2007 consegue il diploma di Didattica della Musica con il massimo dei voti e la lode ricevendo la Pagella d’oro, e nel giugno 2009 il diploma di Didattica Strumentale (pianoforte), con il massimo dei voti e la lode presso lo stesso Conservatorio.
Ama leggere racconti e novelle: da Verga a Camilleri. Ha scoperto da poco la musica rock. Preferisce il mare ma vorrebbe anche frequentare la montagna. È ghiotta di pizze e antipasti.

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