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Chiese danneggiate. 42 in Diocesi di Fermo

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Prende il largo il secondo piano dei beni culturali che prevede 391 interventi di riparazione e restauro per le chiese delle Marche. Ammonta a 175 milioni di euro il budget a disposizione per i lavori. In particolare sono 42 le chiese del Fermano per cui è previsto un finanziamento di 18milioni 520mila euro, 98 ad Ascoli Piceno con 33 milioni e 330mila di contributi, 238 le chiese di Macerata inserite nel piano con un finanziamento da 117milioni e 500mila euro, gli 13 interventi ad Ancona con 5 milioni e 650 mila euro.
Il via libera ai finanziamenti nel corso di una riunione presieduta dalla Commissaria straordinaria per la ricostruzione, De Micheli, alla quale ha partecipato il presidente della Regione Marche Ceriscioli insieme ai rappresentanti delle altre Regioni del centro Italia coinvolte dagli eventi sismici. Presente anche il Capo dipartimento della protezione civile nazionale Borrelli.
Un universo prezioso, a volte gelosamente custodito dagli stessi cittadini, quasi sconosciuto dalla rete turistica regionale e unico quello composto da luoghi di culto feriti da tutte le scosse che si sono avvicendate dal 24 agosto in poi. Una presenza pervasiva di edifici, talvolta piccoli ed anonimi, sulle cui pareti interne avevano tesori spesso sconosciuti.
Sono il segno di una fede che si esprime con la bellezza. Ci sono infatti una quantità impressionante di affreschi, che le comunità avevano commissionato agli artisti vaganti abruzzesi, umbri, laziali e marchigiani. Artisti che offrivano il loro serviz
io probabilmente accontentandosi di esigui compensi ed oggi potrebbero tornare ad una seconda vita se la ricostruzione procederà in maniera più spedita.
Le intemperie, il maltempo potrebbero compromettere quanto fino ad oggi è rimasto. I beni contenuti nelle chiese per la gran parte sono stati messi in sicurezza grazie anche ad un grande lavoro dei Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale, affiancati da altrettanti esperti del Mibact con background in varie discipline dell’arte e dell’architettura. A livello nazionale si contano più di 4.500 luoghi di culto dichiarati inagibili e di questi molti addirittura andati distrutti.
Nelle Marche è stata scelta la Mole Vanvitelliana di Ancona come luogo di raccolta. Se la ricostruzione viaggerà speditamente la ristrutturazione delle chiese oltre che possedere un valore religioso inestimabile potrebbe rappresentare un volano senza precedenti sotto il profilo turistico per continuare a sperare e dare nuove opportunità di lavoro.
Un panorama di arte minore, forse, ma certamente unico anche fondamentale per la conoscenza e la storia del territorio. •

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