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Le Winx guidano i turisti

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«Uwinxna volta i testimonial della pubblicità erano in carne e ossa, oggi nel mondo dell’intrattenimento i personaggi si muovono su più dimensioni fantastiche e ragioniamo in termini di realtà aumentata. Lo spot delle Winx per la Regione Marche è il primo innovativo esempio di come questa rivoluzione cambierà il nostro modo di essere spettatori».

Parola di Iginio Straffi, il fondatore della Rainbow di Recantati ovvero il primo studio di animazione d’Europa, perla dello spot che sta spopolando su Carosello.

Come nasce questo spot?

«Per promuovere le bellezze turistiche delle Marche il governatore Spacca si è rivolto a noi. Ora dalla Regione mi dicono che è stato un successo. Boom di clic sui siti della Regione, bambini incollati agli schermi che poi chiedono ai genitori di andare in vacanza nelle Marche, terra delle Winx».

Quale tecnica avete usato?

«Abbiamo potenziato l’effetto di realtà aumentata che già aveva stupito i cinesi all’Expo di Shanghai. In quella sede presentammo un filmato in 3D dove i cartoni animati e le bellezze artistiche e paesaggistiche delle Marche si esaltavano grazie a prospettive inedite e interazioni magiche».

E adesso?

«Per la tv ma soprattutto per il glorioso Carosello ci voleva qualcosa di ancora più forte e quindi abbiamo lavorato su una sceneggiatura scoppiettante e buffa che aveva il compito di anticipare il vero ‘giro turistico’. L’effetto mix ha funzionato: ormai siamo diventati bravissimi con le storie delle Winx, non è un caso che abbiamo prodotto cinque serie per 150 paesi ed ora siamo negli Stati Uniti».

Tutto Made in Italy?

«Una volta le innovazioni televisive o cinematografiche venivano solo dagli Usa o dal Giappone, ora anche in Italia si fanno esperienti come quelli del Carosello. Spacca puntando ancora su di noi ha confermato il valore della nostra creatività e ha riconosciuto il livello tecnologico della nostra industria. In Italia siamo bravi. Pensiamo a cosa potremmo fare per animare i nostri luoghi monumentali, i musei, le bellezze naturali. Dobbiamo osare, avremmo più turisti, potremmo stupire tutti e dare posti di lavoro a giovani artisti». •

Martino Martellini

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