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Parole asciutte, ma ancora attuali

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madre-teresaAll’interno del Congresso Eucaristico Diocesano, celebrato nella nostra diocesi nel 1985, in occasione della Giornata dei Giovani, si riuscì a “strappare” la presenza di Madre Teresa di Calcutta, che giunta a Roma pochi giorni prima, incontrò i giovani della diocesi di Fermo nel Palazzetto dello Sport di Porto Sant’Elpidio. Riecheggiano quelle semplici parole dirette ai giovani dell’epoca, pronunciate in un inglese asciutto ed essenziale, che riportiamo nella traduzione italiana del discorso, presente negli Atti del Congresso:
Diremo una preghiera per i nostri poveri. «Facci essere degni, o Signore, di servire gli uomini che amano i fratelli che vivono e muoiono nella povertà e nella fame. Dà loro salute in questo giorno, secondo la tua volontà, e, attraverso l’amore, dà loro pace e gioia ».

Siamo qui riuniti, oggi, per la gloria grandissima di Dio e la gioia di amarci l’un l’altro come Dio ama ciascuno di noi. Alcuni giorni fa due giovani come voi sono venuti nella nostra casa e m’ hanno dato tanti soldi per nutrire i poveri, ed io ho chiesto loro: «Dove avete preso tanto denaro?». Ed essi hanno risposto: «Ci siamo sposati due giorni fa. Prima di sposarci abbiamo deciso di non comperare molta roba e di non fare la festa nuziale. Così diamo a voi i soldi».

Per una famiglia indiana questo un grande sacrificio, così ho chiesto di nuovo: «Perché l’avete fatto?»Essi hanno risposto: «Ci amavamo moltissimo e volevamo condividere la gioia di amarci con i poveri. È tanto bello condividere la gioia di amare». Ecco qualcosa di interessante per i giovani e per ciascuno di voi: spe-rimentare la gioia di sentirsi amati perché Dio ci ha creati per questo scopo: amare ed essere amati. Ecco perché tutti siamo fratelli e sorelle. Perché ciascuno di noi è figlio di Dio. Per essere capaci di amare così noi dobbiamo pregare: la preghiera purifica il cuore ed un cuore puro può vedere Dio, e se noi vediamo Dio negli altri, allora ci ameremo l’un l’altro come Dio ama ciascuno di noi. Dove inizia questo amore? A casa. In che modo? Pregando insieme. Una famiglia che prega unita rimane unita, e se voi siete uniti, vi amerete l’un l’altro come Dio vi ama. Questo è il motivo per cui Gesù è venuto sulla terra: per insgnarci ad amare. Questa è la buona novella che Egli ha portato su questa terra, la novella che Dio ci ama e vuole che noi ci amiamo scambievolmente.

Come comincia l’amore? Non a parole, ma amando col cuore. Quando guardiamo alla croce sappiamo quanto Gesù ci ha amato. Quando guardiamo al Tabernacolo sappiamo quanto Gesù ci ama ora Ecco perché è molto importante riscoprire continuamente Gesù e riceverlo nei nostri cuori, perché Egli vi ama e mi ama moltissimo e vuole che noi ci amiamo come Lui ci ama. Solo che non importa quanto facciamo, ma quanto amo-re mettiamo in ciò che facciamo .

Un giorno a Calcutta non avevamo zucchero per i nostri bambini ed un bambino di quattro anni sentì dire: «Madre Teresa non ha zucchero». Andò a casa e disse ai suoi genitori: «Non mangerò zucchero per tre giorni; darò la mia parte a Madre Teresa», Era molto poco ma l’ha dato con grande amore. E questo è ciò che voi giovani dovete imparare. E pregate per imparare ciò. A casa. Ricordate, l’amore comincia a casa, poi sarete capaci di amare gli altri e condividere con gli altri la gioia di amare. Nella nostra Congregazione abbiamo moltissime sorelle e molti giovani fratelli, e tutti hanno consacrato la loro vita per essere l’amore di Dio con i più poveri del mondo con i ciechi, gli zoppi ed i lebbrosi.

Ci sono molte persone che non sono riamate dagli altri. Conoscete i poveri di questo luogo? Sapete che a Roma abbiamo una casa per i senzatetto? E sapete ancora che sulla Casilina abbiamo dei bambini paralitici? Venite a vedere. Le sorelle ed i fratelli hanno speso tutta la loro vita per essere l’amor di Dio per questi bambini e per queste persone. Così io pregherò per voi, affinché possiate crescere con questo amore tenero e scam-bievole, perché attraverso questo amore voi potete diventare santi. La santità non è il lusso di pochi; è un semplice dovere per voi e per me.

Abbiamo molti giovani che sono già santi. Voi conoscete Maria Goretti; sapete che è morta per salvare la sua purezza. Così rivolgiamo la nostra preghiera a lei, affinché guardi alla nostra purezza. È molto bello che un giovane ami una giovane e che una giovane ami un giovanotto, ma occorre amarsi con cuore puro. E il dono più grande che potete farvi il giorno in cui vi sposate è un cuore puro ed un corpo vergine; questo è il dono più grande che l’amore può dare reciprocamente. Ed io pregherò per voi, affinché possiate crescere in santità in que-sto amore scambievole. E se voi volete pregare per amare molto, allora pregate. Chiedete ai vostri genitori che vi insegnino a prega-re. Chiedetelo ai vostri insegnanti e andate davanti al Tabernacolo a pregare. lo pregherò molto per voi, perché voi siete il futuro della chiesa e del vostro paese. E voi pregate per noi affinché possiamo continuare a rivelare l’amore di Dio.

Pregate per i nostri poveri, per l’Etiopia. Ci sono molti giovani come voi che non hanno cibo e acqua, così pregate per loro. A voi la mia gratitudine unita alla mia preghiera. Dio vi benedica. •

(Trad. dall’inglese di Maria Grazia Miola)

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