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Luca, sei pronto? Eccomi! Con l’aiuto di Dio, sì.

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Ricordo ancora con entusiasmo il giorno 7 ottobre 2011, quando dopo aver concluso l’anno propedeutico, iniziavo il tempo del seminario. Sono trascorsi sette preziosi anni di formazione, nel seminario di Fermo e presso l’Almo Collegio Capranica di Roma, ed ora, il prossimo 7 ottobre, sarò ordinato diacono. Un dono di Dio; una chiamata della Chiesa; un ministero che chiede alla mia vita impegni decisivi e l’abbandono fiducioso e quotidiano alla grazia di Dio, proseguendo il cammino verso il presbiterato.
«Luca, sei pronto?» É la domanda ricorrente nelle ultime settimane. Come rispondere e cosa condividere della ricchezza di questa preparazione? Non si può essere pronti per qualcosa che ancora non si vive, e neppure esserlo per un mistero grande così come si manifesta ogni opera di Dio. Eppure mi sento pronto poiché riconosco di essere incoraggiato e accompagnato dalla fedeltà di Dio. La possibilità – anche in queste righe – di fare una rinnovata e grata memoria della mia storia è un’esigenza per accorgersi della presenza di Dio nei doni che ho ricevuto e nelle persone che ho incontro vicino. Con questo sguardo sulle diverse esperienze familiari o personali, ecclesiali e non, sono cresciuto imparando a lasciarmi amare da Dio, a conoscermi e a condividere ogni passo. Ogni esperienza negli anni di formazione – ieri come oggi – è come un allenamento di questo sguardo, allenando in particolare e vivendo profondamente la propria umanità e spiritualità, per poter divenire sempre più consapevole della relazione con Dio e i fratelli, essenziale sostegno al futuro ministero.
Grazie a quest’allenamento quotidiano posso dire di sentirmi pronto, seppure ciò chieda di accogliere e amare l’ordinarietà, fatta non solo di contentezza, chiarezza e gratitudine del cammino, ma anche di motivi di scoraggiamento, difficoltà o divisione profonda. Mi accorgo che essere pronto significa ¨stare¨ in queste situazioni sia di fiducia sia di dubbio, ed ogni volta da queste ¨ricominciare¨, custodendo la presenza di Dio dentro me, facendone condivisione o servizio.
Tra qualche giorno, quando la fatidica domanda «sei pronto?» risuonerà con parole diverse nella chiamata della Chiesa, risponderò «Eccomi» con quei sentimenti – solo apparentemente contrastanti – di timore e umiltà e di speranza e amore, che oggi rallegrano il cuore. •

Luca Montelpare

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