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Chi semina nel Pianto…

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12 gennaio: in Duomo per il mandato ai consigli pastorali

Il percorso che ci ha portato alla revisione degli Statuti di CPP e CPAE e del regolamento dei CPP e al rinnovo dei medesimi organismi può ruotare intorno a queste quattro parole.

Missione. Oggi più che mai riscopriamo una verità che riguarda la Chiesa: o è missionaria, o non è Chiesa. L’urgenza di annunciare il Vangelo anche nei nostri territori di antica tradizione cristiana ci ha spinto ad insistere anche sulla necessità degli Organismi di partecipazione.
Questi possono essere luoghi di discernimento in cui passa la creatività dello Spirito che ci aiuterà a comprendere come rendere incarnato il Vangelo nella vita della gente dei nostri territori. Anche il territorio è un “luogo teologico” se vogliamo, un contesto in cui Dio ci interpella con la vita ed in cui siamo chiamati a proporre la vita bella e dignitosa dei figli di Dio in Gesù, soprattutto alle situazioni più complicate e difficili.

Comunione. Annunciamo il Vangelo non solo per i contenuti di ciò che proponiamo, ma prima di tutto con lo stile, con il modo in cui proponiamo. Il Vangelo di Gesù Cristo è il Vangelo della comunione dell’uomo con Dio, dell’uomo con se stesso e dell’uomo con gli altri che diventano per lui prossimi, fratelli e sorelle.
L’evangelizzazione, in un tempo come questo, è più che mai un gioco di squadra che rifugge da individualismi, personalismi, campanilismi. Gli Organismi di Partecipazione possono essere i primi cenacoli dove può rispecchiarsi il mistero del Dio Padre, Figlio e Spirito Santo, il primo luogo dove gareggiare a stimarsi a vicenda e a servirsi gli uni gli altri.

Corresponsabilità. Il primo modo di essere corresponsabili nell’annuncio del Vangelo non è essere impegnati in parrocchia, ma rendere visibile il Vangelo di Gesù Cristo a casa propria, nella competenza e nell’impegno profuso nel posto di lavoro, nello stile educativo con cui è vissuto il tempo libero, nell’intensità della cura esercitata nei luoghi del dolore e della sofferenza, nella passione per lo studio. In secondo luogo, tale missione esige una comunità cristiana che una volta per tutte si lasci alle spalle ogni rigurgito di clericalismo o di clerico – centrismo.

Novità. Gli organismi di Partecipazione si sono rinnovati per entrare in una fase nuova, in un nuovo percorso per le nostre comunità parrocchiali. Le esigenze di una pastorale missionaria richiedono un rinnovamento globale e radicale di proposte e di strutture. La presenza voluta fortemente di persone giovani nei nuovi consigli ci sarà sicuramente di aiuto a non avere paura ad intraprendere modi nuovi di essere Chiesa oggi nei nostri territori. •

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