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L’amore materno di Maria nell’arte

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RUBRICA: Arte e cinema – La creatività della fede
a cura dell’Ufficio Comunicazioni Sociali, direttore don Andrea Verdecchia

Riceviamo e pubblichiamo da Maria Giuseppina Coppola

Nel mondo dell’arte l’amore materno di Maria è il soggetto più ampio e più frequente, la dolcezza che sprigiona offre all’opera una forma artistica assolutamente unitaria.
Georg Simmel, nel saggio Il Cristianesimo e l’arte scrive che la forma femminile dell’esistenza è indifferenziata e orientata verso il proprio centro, la donna sviluppa il suo essere in totale armonia con il proprio sé. La Madonna, invece, quando è ritratta con il bambino trova il senso della sua esistenza in una essenza al di fuori di sé e l’opposizione tra essere per sé e essere per l’altro si concilia in una unità che realizza la massima compiutezza estetica.
Inoltre, Georg Simmel rileva che il conferire visibilità alla relazione religioso-metafisica che la Madonna ha con il bambino, ha spinto l’arte cristiana ad un mutamento del linguaggio artistico.
Sono state prodotte nuove forme che hanno permesso la rappresentazione di un individuo nella sua relazione reciproca con un altro, il quale, ne determina il significato: Giovanni con Gesù, Maria con l’angelo, Gesù per tutti e infine la Chiesa che avvolge tutti i cristiani. Per questo motivo la pittura è tipica dell’arte religiosa cristiana cosi come la scultura lo era dell’arte religiosa antica, nella prima sono rappresentate le relazioni tra più persone, nella seconda solo forme singole.
La Madonna è un soggetto cosi profondo che non si risolve in una sola opera d’arte, ne può far sviluppare innumerevoli e nessuna la esaurisce, nell’opera d’arte “La Madonna degli abbracci”, Giampiero Venturini riesce a caricarsi dei valori del cielo, le sue figure sono poste nell’eternità dell’attimo perché sono l’espressione della sua visione.
Il colore per questo artista si adegua all’esigenza di un’opera attenta all’omogeneità e la pittura è cromaticamente vivace: Il blu, che circonda la figura, è il colore celestiale per eccellenza, richiama il cielo e rinvia al sentimento dell’affettuosità. Il giallo luminoso e leggero si lega a valori positivi, possiede la qualità della serenità. Il viola è la linea di demarcazione tra la vita e la morte, che con il rosso, colore del sangue, ci rimanda al vino, sangue sacrificale di Cristo nell’Ultima cena.
“La Madonna degli abbracci” di Giampiero Venturini ha il carattere di una realtà umana, quella di chi ama teneramente e questa opera d’arte rende Maria terrena e presente, l’intimità del suo animo pur discendendo dal cielo, diventa mondana. •

Spazio realizzato in collaborazione con Ucai

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