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Alla porta dell’Oriente

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L’Istituto Teologico Marchigiano in viaggio di istruzione a Venezia

Dal 26 al 28 aprile abbiamo partecipato al viaggio studio a Venezia organizzato dall’istituto teologico marchigiano. Siamo partiti in quarantaquattro: oltre a noi seminaristi di Fermo c’erano anche i seminaristi del pontificio seminario regionale di Ancona Pio XI, tre membri del seminario “Redemptoris Mater” di Macerata, due Piccole Sorelle di Jesus Caritas, due frati minori, alcuni studenti laici dell’istituto oltre al preside e al vicepreside e diversi sacerdoti. Siamo partiti da Ancona alle 7 e dopo circa sei ore siamo arrivati a Cavallino Tre Porti dove avevamo l’hotel. Appena arrivati ci siamo imbarcati per la laguna diretti verso piazza San Marco. Abbiamo quindi visitato la chiesa di San Francesco della Vigna, che custodisce le spoglie del beato Matteo Serafini da Bascio, fondatore dei Cappuccini morto nel 1552. Poi ci siamo spostati all’annessa sede del centro studi ecumenici San Bernardino. Ci ha colpito l’enorme e prestigiosa biblioteca di 80.000 volumi, che comprende anche antichi testi manoscritti, e siamo stati accolti dal preside della facoltà padre Stefano, per diversi anni nella custodia della Terra Santa. Nell’intervento padre Stefano ha ricordato le difficoltà nel dialogo ecumenico auspicando una migliore conoscenza reciproca. Il giorno seguente abbiamo visitato la stupenda basilica di San Marco, accompagnati da Rita, una guida che ha impreziosito la visita con le sue riflessioni e la sua competenza. Dopo aver spiegato le cupole e illustrato i mosaici d’oro e in pasta di vetro, Rita ha aggiunto anche una sua lettura escatologica della vita umana. Poi lungo il pomeriggio abbiamo visitato il museo diocesano in cui era allestita una mostra di icone orientali. L’ultimo giorno siamo andati nella vicina isola di Torcello alla basilica di Santa Maria Assunta ad ammirare il mosaico del giudizio universale che occupa l’intera controfacciata dell’edificio. La chiesa in passato era un luogo importante per chi viaggiava in mare perchè ci si affidava a Maria Stella del mare per ritornare sani e salvi. Siamo anche saliti sul campanile e da lì abbiamo ammirato un ampio scorcio della laguna e salutato Venezia. Non sono mancati i momenti divertenti e di svago, come le partite a biliardino e ping pong all’albergo e i canti in pullman. Insomma, sono stati tre giorni intensi in cui abbiamo approfondito le ricchezze artistiche e storiche del nostro Paese, riflettuto sulla nostra fede e vissuto momenti di fraternità. •
I seminaristi di Fermo

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