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Mauro e Cristiana: Papà, ora puoi baciare la tua sposa, mamma!

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“Mamma, papà, perché voi non siete sposati come gli altri genitori?”
Ecco la domanda che aspettavamo e a cui bisogna dare una risposta sicura, semplice, senza tanti giri di parole e arriva chiara con la semplicità che solo i bimbi hanno.
Non che prima di loro altri non ci avessero posto lo stesso interrogativo, a partire dai nostri genitori, dagli amici o dai colleghi di lavoro, ma in quel caso si poteva bluffare o essere più evasivi.
Prima di rispondere però (e di lasciare un po’ di suspense dove ognuno può comunque pensare ad una risposta) facciamo un passo indietro.
Per noi la convivenza non è stato come è opinione comune, “tenerci aperta una via di fuga” anzi, la nostra promessa di matrimonio ce la siamo fatta giorno dopo giorno da subito, costruita sperimentando ogni sacrificio, ogni gioia umana e professionale insieme, modificando e amalgamando i nostri cuori e il nostro animo negli anni e soprattutto in funzione dell’altra metà. Come tante altre coppie sposate (e il cammino è ancora lungo per fortuna) abbiamo vissuto momenti speciali ad altri meno intensi, con la sola differenza che un atto religioso o civile suggellasse il nostro impegno.
Ora però era necessario fare uno step in più, alzare l’asticella e l’occasione ce l’hanno data proprio i nostri due bambini e la loro impertinente domanda.
“Papà e mamma hanno aspettato che voi foste abbastanza grandi per sposarsi, perché questa è la nostra festa. Gli altri bimbi non ricordano probabilmente, il matrimonio dei loro genitori, non erano ancora nati. Non ci sono mica nelle foto!”
Questa è stata la nostra risposta (che ad onor del vero avevamo messo in preventivo già da qualche anno per non trovarci impreparati) ma questo è anche il nostro pensiero su come ci stiamo avvicinando al matrimonio, e cioè ad una festa che coinvolga noi, insieme alle nostre famiglie, ai nostri amici di sempre e ai colleghi più stretti.
Una promessa, ma anche una celebrazione autentica di come siamo ora e di come ci siamo arrivati grazie all’affetto e al sostegno di tutti loro nel corso di questi anni.
Una festa vera e non un evento, non forse “Il Giorno Più Bello Della Nostra Vita” ma, sicuramente uno dei giorni più belli da ricordare, insieme ai tanti altri vissuti insieme.
“Papà, ora puoi baciare la sposa!”. •
Mauro Menghini

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