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Inaugurata l’opera “Misericordia”: l’artista indica il suo stile e la sua arte

Ringrazio S.E. l’arcivescovo, gli amici, i parenti e tutti voi di essere venuti alla presentazione di questa mia opera. Ringrazio in modo particolare il rettore del seminario Don Nicola Del Gobbo che ha voluto tutto questo e ha riconosciuto in me lo strumento per la realizzazione dell’opera Misericordia in occasione dell’anno Giubilare.
Sono stato onorato di assemblare materiali semplici e in un certo senso poveri al fine di divulgare un messaggio importante come il tema della Misericordia.
Vorrei spendere due parole sulla particolarità di questo strano modo di esprimermi artisticamente: l’assemblaggio.
L’assemblare è un’espressione innata, se ci fate caso i bambini giocando assemblano oggetti scovandoli ovunque: scarpe, cucchiai, rocchetti, ecc. facendo installazioni e strutture di ogni genere al fine di interpretare e appagare le sensazioni del momento. Da adulti continuiamo ad assemblare arredando la nostra casa, acquistando oggetti di ogni tipo per comunicare agli altri il nostro modo di essere e il nostro gusto: siamo artisti di noi stessi.
Come diceva Mondrian: “L’equilibrio è la legge più importante dell’arte. L’arte sparirà a mano a mano che la vita avrà un equilibrio. Allora non avremo più bisogno di pitture e di sculture perché vivremo circondati dall’arte.”
In un certo senso quello che diceva Mondrian si sta avverando, siamo circondati dall’arte, basta trovare il nostro equilibrio assemblando per esprimere il nostro modo di essere.
Quindi ognuno di noi è artista, capace di esprimersi nell’arte in cui meglio crede pittura, scultura, collage, fotografia basta saperla riconoscere A fare l’arte dell’assemblaggio siamo capaci tutti basta prendere oggetti e fare delle installazioni come facevamo da bambini seguendo le nostre sensazioni.
Io, per esprimermi con la mia arte, faccio questo: ritorno bambino. •

Mauro Postacchini

 

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