Seminaristi in uscita

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Fermo: una settimana di straordinaria ordinarietà

Continua l’incontro del seminario con le parrocchie della Diocesi. Mercoledì 22 marzo i giovani del seminario hanno incontrato i gruppi delle scuole medie e superiori delle parrocchie di Ortezzano e Monte Rinaldo.
Dopo l’eucaristia celebrata nel salone, perché anche ad Ortezzano il terremoto ha lasciato il segno, la serata è continuata con un incontro guidato dal parroco don Marino Ramadori. Gli incontri di catechismo – ha esordito il parroco – ruotano intorno al tema della strada e del cammino. Lungo questa strada si fanno incontri illuminanti. Uno di questi è stato certamente l’incontro con il seminario di Fermo, quattro giovani del propedeutico e due del seminario.
I seminaristi hanno raccontato come è nata la loro vocazione e come tentano di rispondere a Dio che è passato e passa nella loro vita; come si svolge la loro vita in seminario; quali sono le materie che si studiano in seminario; come fanno ad essere sicuri che è Dio che li chiama. Don Marino ha poi invitato il seminario a condividere la cena in un ristorante tipico di Ortezzano.

Sabato 25 marzo, festa dell’Annunciazione, Francesco, Leonardo, Marco e Fra Nicola sono stati ammessi all’ordine sacro. Nella cripta della Cattedrale di Fermo, durante una celebrazione eucaristica presieduta dall’Arcivescovo, mons. Luigi Conti, i giovani hanno chiesto alla Chiesa di accogliere la loro richiesta di intraprendere in maniera più seria la volontà di essere presbiteri.
Il Vescovo prima di accogliere la loro richiesta, ha chiesto a ciascuno qual era la parola di Dio che ha segnato la svolta di non ritorno.
Leonardo ha detto che è stato colpito dalla parola di Gesù detta a Pietro dopo la risurrezione: “Mi ami tu?”. E Pietro ha risposto: “Signore, tu sai tutto, tu sai che ti amo” (Cfr. Gv 21).
Marco è rimasto colpito dalla frase di Pietro: “Signore, dove andremo, tu solo hai parole di vita eterna” (Gv 6,69).
Nella storia di Francesco si è realizzata la parola del Vangelo di Giovanni (8,32): La verità vi farà liberi.
La storia di Fra Nicola è stata contrassegnata dalla parola compassione della parabola del buon samaritano (Lc 10).
È stata una celebrazione molto toccante. Tante persone hanno voluto stringersi attorno ai candidati quasi a dimostrare che l’ammissione non è solo una questione privata, ma è una questione di chiesa.

Giovedì 30 marzo: giornata di ritiro a Petritoli, presso il santuario della Madonna Liberata.
Il padre spirituale, don Umberto, durante i ritiri di quest’anno fa riflettere su “Il Dono della vocazione presbiterale”, Ratio Fundamentalis Institutionis Sacerdotalis. Giovedì ha seguito il quarto capitolo dal titolo: “Formazione iniziale e permanente”.
La formazione iniziale ha quattro tappe: “tappa propedeutica”, “tappa degli studi filosofici” o “discepolare”, “tappa degli studi teologici” o “configuratrice”, e “tappa pastorale” o “di sintesi vocazionale”.
Don Umberto però si è dilungato sulla “formazione permanente”. Il sacerdote, sotto l’azione dello Spirito Santo, è all’interno di un processo di graduale e continua configurazione a Cristo, nell’essere e nell’agire, che costituisce una permanente sfida alla crescita interiore della persona. Occorre alimentare in maniera costante la “fiamma” che dà luce e calore all’esercizio del ministero, ricordando che anima e forma della formazione permanente del sacerdote è la carità pastorale.
Tale formazione permanente dovrebbe aiutare il presbitero a superare alcune sfide elencate nella Ratio: L’esperienza della propria debolezza; Il rischio di sentirsi funzionari del sacro; La sfida della cultura contemporanea; L’attrattiva del potere e della ricchezza; La sfida del celibato; La dedizione totale al proprio ministero.
La fraternità sacramentale costituisce un prezioso aiuto per la formazione permanente dei sacerdoti. Tra le modalità che danno forma concreta alla fraternità sacramentale, alcune in modo particolare meritano di essere proposte sin dalla formazione iniziale: Incontro fraterno; Direzione spirituale e confessione; Esercizi spirituali; Mensa comune; Vita comune; Associazioni sacerdotali. Dopo la relazione un’ora di adorazione attorniati dal silenzio del Santuario.
Quindi il pranzo insieme ai sacerdoti della Vicaria della Valdaso. Durante il pranzo abbiamo festeggiato anche il compleanno di Andrea. •

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