A testimonianza della fraternità tra le diverse realtà, si sono formate tre squadre miste. In totale sono state giocate cinque partite.
In evidenza il polacco Nicodem, autore di diversi gol e lo spagnolo David Abadias, infaticabile sulla fascia. Da segnalare la prestazione sontuosa del portiere Davide Mirandola, autentica saracinesca. Sugli scudi fra Fabio Trobbiani che, smesso l’abito, ha diretto magistralmente il centrocampo. A tenere alta la bandiera di Fermo Francesco Capriotti, autore di una rete e di due assist (l’ultimo dei quali lo ha visto protagonista di una progressione sontuosa sulla fascia destra).
Inoltre, da menzionare l’infaticabile attività di vivandiere e cambusiere del confratello Marco Pagliarini, che si è speso tutto il pomeriggio per non far mancare agli atleti generi di conforto.
Al di là dell’agonismo e del valore della sfida, al fischio finale i giocatori si sono fatti i complimenti a vicenda ironizzando sulle loro giocate e si sono dati appuntamento in stagioni più calde.
È stato sicuramente un bel momento di fraternità, che cementa ancora di più l’amicizia tra varie realtà all’interno dell’Istituto.
Ps: Il dispiacere per la mancata qualificazione mondiale dell’Italia rimane. A questo, si unisce il rammarico per la certezza che contro la Svezia i giocatori italiani sopra menzionati avrebbero fatto migliore figura! •
Marco Zengarini