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Dire Dio oggi: il passaggio dal bisogno alla gratuità

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La riforma come sfida alle chiese. Sabato 20 gennaio presso l’aula magna dell’Istituto Teologico Marchigiano, sede di Fermo, il prof. Fulvio Ferrario, pastore valdese e decano della Facoltà Valdese di Roma è intervenuto sul tema “La riforma come sfida alle chiese”, alla presenza dell’Arcivescovo di Fermo, mons. Rocco Pennacchio, dei docenti e studenti dell’Istituto, dei professori della religione cattolica.
L’incontro si è inserito nella Settimana di Preghiera per Unità dei Cristiani, una settimana (18-25 gennaio) in cui tutte le confessioni cristiane (ortodossi, protestanti, cattolici) promuovono occasioni di incontro e di dialogo per favorire un proficuo scambio e un arricchimento reciproco nella prospettiva di una dialogo sempre più intenso. L’incontro è stato moderato dalla prof. Viviana De Marco, docente dell’Istituto ed incaricata diocesana per l’ecumenismo. A cinquecento anni dalla pubblicazione delle 95 tesi di Lutero celebrate lo scorso anno il 31 ottobre 2017, il teologo Fulvio Ferrario affronta la crisi delle chiese cattolica e protestante nel mondo secolarizzato di oggi – un mondo in cui può sembrare difficile immaginarne un qualche futuro. Scriveva proprio Ferrario in questa occasione nel libro Il Futuro della Riforma (2017): “Ieri come oggi, il protestantesimo è semplicemente un invito a essere cristiani nel segno della libertà e della creatività dello Spirito.
Questo testo è scritto nella fiducia che la Riforma abbia un futuro, perché ce l’ha il Cristo che essa testimonia”.
A Fermo invece il prof. Ferrario ha parlato del mondo moderno ormai abituato a fare a meno di Dio e al fallimento delle tante tecniche per proporre il cristianesimo in forma indiretta cioè veicolandolo con forme di attrazione e strutture, pensate per inculcare la fede. Pur essendo utili socialmente, tante strutture caritative e sportive su cui un tempo le chiese hanno puntato per poi successivamente “attirare” i possibili fruitori alla fede di Cristo, sembrerebbero inefficaci nei tempi moderni, (come forse lo sono stati anche nel passato), per poi proporre la fede. Quante volte abbiamo pensato che bastava un bigliardino, un bel campo sportivo per attirare i giovani alla Chiesa.
Questa mentalità appartiene inesorabilmente al passato. La bellezza e la gratuita del messaggio evangelico resta e resterà sempre la forma più efficace di evangelizzazione, nella volontà di incontrare ed ascoltare l’uomo moderno nei suoi bisogni e nelle sue necessità. La vera sfida è accettare serenamente di essere umili strumenti di una buona notizia che comunque mai va fuori moda, la buona notizia dell’Amore annunciata da Cristo e testimoniata dai cristiani. •

Fulvio Ferrario
Milanese, dopo la laurea in filosofia alla Cattolica di Milano nel 1980 Intraprende gli studi teologici presso la Facoltà Teologica Valdese e dopo aver conseguito la laurea in teologia è ordinato pastore valdese nel 1989.Consegue il dottorato a Zurigo con una tesi sull’Ermeneutica di Zwingli nel 1993 e svolge il suo ministero pastorale in diverse città italiane .Dal 2000 è ordinario di Dogmatica e discipline affini presso la Facoltà valdese di Teologia di Roma, della quale è anche decano, e professore invitato in diverse facoltà teologiche cattoliche, come il Marianum.
Tra le sue pubblicazioni, ricordiamo: Libertà di credere (Claudiana, Torino 20142), La teologia del Novecento (Carocci, Roma 2011), Bonhoeffer (Carocci, Roma 2014), Dio nella parola (primo volume della serie «Frammenti di Teologia dogmatica»; Claudiana, Torino 2008); ha curato l’edizione italiana del Piccolo e Grande Catechismo e de La cattività babilonese della chiesa di Lutero (Claudiana, rispettivamente Torino 1998 e Torino 2006, la seconda opera insieme a Giacomo Quartino). Il futuro della Riforma, Torino, Claudiana 2016; Dio era in Cristo, Torino,Claudiana, 2016

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