Un Capodanno da non dimenticare

Stampa l articolo
Un anno singolare sarà il 2018. L’Arcivescovo, Mons. Rocco, fa Capodanno con i sacerdoti della Casa del clero del Seminario di Fermo. Se il buon giorno si vede dal mattino, l’anno che è appena iniziato sarà insolito, particolare, straordinario. Non era mai successo. Mai un vescovo ha vissuto il capodanno con i sacerdoti anziani e malati residenti nel Seminario. È successo quest’anno, primo gennaio 2018.
Alla notizia, la gioia, la sorpresa, lo stupore dei sacerdoti anziani e malati residenti nella Casa del Clero del Seminario sono state indescrivibili.
C’è stato anche un po’ di panico, un po’ di paura, di non essere adatti, in così poco tempo, di prepararci adeguatamente. Ma tutto è andato per il meglio.
Dopo il Pontificale celebrato in cattedrale, l’Arcivescovo, con la semplicità e la cordialità che lo contraddistinguono, si è seduto a tavola. Ha mangiato quello che la cuoca aveva preparato. È il pasto di ogni domenica: antipasto, primo, secondo e contorno. Dato il giorno di festa, c’è stato anche il dolce e una bottiglia di spumante.
Vito, un operatore sociosanitario, ha offerto un liquore particolare delle parti di Bitonto, città che mons. Rocco conosce molto bene.
Durante il pasto si è intrattenuto con i commensali parlando un po’ di tutto: di Matera, dei piatti caratteristici, della realtà della diocesi, dei sacerdoti… •

Rispondi