Carissimi sposi in Cristo, cari fratelli e sorelle, come padre e pastore di questa famiglia diocesana, con un sentimento di gioia e di speranza, vi presento e propongo l’ «Anno della Fede» 2012-2013 indetto dal Santo Padre Benedetto XVI per celebrare il cinquantesimo anniversario di apertura del Concilio Vaticano II (1962-2012).
La Chiesa, famiglia di famiglie, desidera richiamare l’attenzione sulla bellezza a la centralità della fede in Cristo nel desiderio di offrirla come fonte di vita vera a piena. Chiesa e famiglia hanno entrambe la medesima vocazione: quella educativa che nasce dall’Amore gratuito, dal dono di sé. Ogni famiglia deve aspirare ad essere ciò che è: quella culla di affetti, di relazioni positive, di vita buona, dove nell’amarsi per sempre degli sposi, si rivela l’amore grande di Dio per l’umanità, per il mondo.
Come coppia cristiana, come famiglia, carissimi fratelli, Dio vi ha scelto per dare visibilità e credibilità al Suo Amore infinito. La proposta pastorale per l’anno 2012-2013 nasce da una domanda provocata in me dall’inizio della Lettera Apostolica con cui il Papa ha indetto l’Anno della Fede: «La “porta della fede” (cfr At 14,27) che introduce alla vita di comunione con Dio e permette l’ingresso nella sua Chiesa è sempre aperta per noi. E’ possibile oltrepassare quella soglia quando la Parola di Dio viene annunciata e il cuore si lascia plasmare dalla grazia che trasforma. Attraversare quella porta comporta immettersi in un cammino che dura tutta la vita. Esso inizia con il Battesimo (cfr Rm 6, 4), mediante il quale possiamo chiamare Dio con il nome di Padre, e si conclude con il passaggio attraverso la morte alla vita eterna, frutto della risurrezione del Signore Gesù che, con il dono dello Spirito Santo, ha voluto coinvolgere nella sua stessa gloria quanti credono in Lui (cfr Gv 17,22)». Più avanza l’età, più spesso mi chiedo con profonda gratitudine: chi mi ha aperto la porta della fede? Mio padre e mia madre. Essi che mi hanno aperto la porta della vita mi hanno anche aperto la porta della fede. Mi hanno insegnato con la vita con le parole il «Catechismo rudimentale e basilare»: Dio è Amore.
Da questa esperienza, comune a tutti noi che abbiamo custodito il dono della fede, nasce lo slogan e il programma pastorale semplice e convincente per l’Anno della fede: «FAMIGLIA: PORTA DELLA FEDE». Il Papa raccomanda anche di sfogliare il Catechismo della Chiesa Cattolica a venti anni dalla sua pubblicazione. Esso contiene in sintesi la fede della Chiesa rivisitata dopo il Concilio. Questo strumento per l’educazione alla fede può illuminare il cammino di ogni famiglia cristiana, tappa dopo tappa, incontro dopo incontro, dentro le vicende gioiose e tristi di coppia e di famiglia, e consentire di oltrepassare la soglia della fede. Dopo aver vissuto alcuni appuntamenti comunitari in Diocesi, giungeremo tutti, insieme ai fratelli e sorelle della altre Chiese locali delle Marche, alla celebrazione del Convegno Ecclesiale Regionale che si presenta, a sua volta. con questo slogan: «Alzati e va: vivere e trasmettere la fede nelle Marche».
Oggi più che mai, ogni Chiesa locale ha bisogno delle famiglie che la compongono. Esse, centro e cuore della civiltà dell’amore, possono aprire alle nuove generazioni la porta della fede. Ogni famiglia è infatti «buona notizia» per la comunità cristiana e per la società. Lo afferma il Concilio Vaticano II di cui facciamo memoria giubilare: «La salvezza della persona e della società umana e cristiana è strettamente connessa con una felice situazione della comunità coniugare e familiare… la Chiesa è consapevole che il bene della società e di se stessa è profondamente legato al bene della famiglia» (Gaudium et Spes 47). Ogni famiglia è, per vocazione, il luogo propizio in cui sboccia e cresce la vita, e, insieme, in cui nasce e fiorisce la fede nel Signore della vita. Ogni famiglia è vangelo per i suoi componenti: il vangelo primordiale. In casa si apprendono le prime preghiere e si prende confidenza con Gesù.
Queso è il vangelo più importante, destinato a rimanere per sempre impresso nel cuore dei figli, perché sostenuto dall’accoglienza e dal dono reciproco di padre e madre in una spiritualità sponsale che narra l’amore di Dio per il suo popolo. Così ogni famiglia cristiana rivela e comunica al mondo il valore dell’amore disinteressato, testimonia la gratuità nella piena fedeltà. Voi, carissimi sposi cristiani siete la PORTA DELLA FEDE. Mentre vivete l’amore coniugale rendete presente e annunciate con la vostra vita il Regno. Non a caso quando il vangelo vuol rivelare agli uomini il Regno di Dio ricorre all’immagine suggestiva della festa di nozze. La vita cristiana degli sposi è, dunque, un dono di grazia per la comunità ecclesiale e civile. «Eccoci, Signore, manda noi!» è dunque la risposta che la Chiesa tutta si attende da voi. È questa la formula che da Abramo a Maria fino al più piccolo dei discepoli, ha sempre accompagnato e accompagna le scelte decisive ed importanti di ogni vita cristiana. Vi invito pertanto con tutto il cuore ad esserci e ad accogliere questa proposta.
Vi aspetto ai tre appuntamenti diocesani che scandiranno i tre tempi del nostro cammino insieme:
• Domenica 7 Ottobre 2012, alle ore l6 a Fermo in Cattedrale;
• Domenica 24 Febbraio 2013 a Civitanova Marche presso gli spazi dell’Ente Fiera, nel contesto della festa diocesana della famiglia;
• Domenica 6 Ottobre 2013 alle ore 16 a Fermo, in Cattedrale, per incontrarci e unirvi a coi in un grande abbraccio.Per i vostri figli sarà disponibile un servizio di gioco e di animazione.
• Domenica 7 ottobre, alle ore 18,30 celebreremo insieme l’eucaristia con la quale indiremo l’Anno della fede per la nostra Chiesa locale.
Vi benedica Maria, la vergine santa Assunta, patrona della nostra diocesi che oggi celebre mia on immensa gioia: Lei è «ianua coeli», Lei non solo ci apre la «Porta della Fede», Lei ci ha aperto la «Porta del Cielo».
+ Luigi Conti Fermo,
15 agosto 2012, solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria