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Crescono gli alunni che non scelgono l’IRC. La maggior parte sono stranieri

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La situazione dell’insegnamento della religione cattolica nella diocesi di Fermo: rispetto alla media nazionale sono molti gli alunni che si avvalgono dell’IRC

Dalla rilevazione annuale degli avvalentesi dell’insegnamento della Religione Cattolica in tutte le scuole della nostra Arcidiocesi, promossa dal Servizio Nazionale Insegnamento della Religione Cattolica della CEI, per l’anno scolastico 2015-2016, è emerso ciò che segue.
Da quest’anno le segreterie delle scuole di ogni ordine e grado sia statali che paritarie della Arcidiocesi di Fermo (così come per tutte le Diocesi italiane) e gli insegnanti di Religione Cattolica sono stati invitati a collegarsi per via telematica con il sito della CEI ed hanno compilato una scheda in cui venivano riportati tutti i dati in loro possesso riguardanti gli alunni che si avvalgono o meno dell’insegnamento della Religione Cattolica.
La rilevazione è tuttora in corso a livello centrale e per un confronto più preciso delle linee di tendenza a livello nazionale, regionale e diocesano bisognerebbe attendere qualche mese. Vogliamo solo anticipare i risultati emersi dalla rilevazione portata a termine nella diocesi fermana.

1- Per quanto riguarda le SCUOLE PARITARIE. Nella nostra Diocesi sono presenti 16 Istituti scolastici che si occupano principalmente dei bambini dell’infanzia: 12 Istituti scolastici hanno la scuola dell’infanzia; un Istituto ha, al suo interno, la scuola dell’infanzia e la scuola primaria; due Istituti hanno la scuola secondaria di 2° grado; un Istituto ha la scuola secondaria di 1° e 2° grado.
Nelle scuole paritarie sono presenti 26 docenti che svolgono l’insegnamento della Religione Cattolica nella scuola dell’infanzia, un docente nella scuola primaria, un docente per la secondaria di 1° grado e tre docenti nella secondaria di 2° grado.
Per quanto riguarda la frequenza, in tali Istituti i bambini della scuola materna che si avvalgono dell’insegnamento della Religione Cattolica sono 861 (99,40% degli iscritti dell’istituto) di cui 7 bambini di nazionalità straniera.
Non si avvalgono dell’insegnamento della Religione Cattolica 5 bambini (0,60% degli iscritti dell’istituto scolastico) di cui 4 stranieri.
Nella scuola primaria tutti i bambini si avvalgono dell’insegnamento della Religione Cattolica e lo stesso vale per i ragazzi che frequentano la scuola secondaria di 1° grado.
In merito alla scuola secondaria di 2° grado, 187 giovani frequentano la disciplina, mentre 28 giovani (1,30% degli iscritti dell’istituto) non frequentano tale disciplina.

IRC1-22- Dall’analisi dei dati ricevuti dagli ISTITUTI SCOLASTICI STATALI di ogni ordine e grado (44 istituti scolastici presenti nella nostra Diocesi: 32 istituti scolastici comprensivi; un istituto scolastico omnicomprensivo; 11 istituti scuola secondaria di 2° grado) emergono i seguenti risultati:

a) SCUOLA INFANZIA: i docenti che insegnano Religione cattolica sono 22 di cui 21 Specialisti e un insegnante di classe.
I bambini che si avvalgono dell’insegnamento della Religione Cattolica sono 5.337 (82,65% degli iscritti) di cui 357 bambini di nazionalità straniera, mentre i bambini che non si avvalgono di tale insegnamento sono 1.120 (17,35% degli iscritti) di cui 798 bambini di nazionalità straniera.
b) SCUOLA PRIMARIA: i docenti che insegnano Religione cattolica sono 75 di cui 64 Specialisti e 11 insegnanti di classe.
I bambini che si avvalgono dell’insegnamento della Religione Cattolica sono 10.969 (87,42% degli iscritti) di cui 596 bambini di nazionalità straniera, mentre i bambini che non si avvalgono di tale insegnamento sono 1.578 (12,58% degli iscritti) di cui 1.293 bambini di nazionalità straniera.
c) SCUOLA SECONDARIA di I° GRADO: i docenti che insegnano Religione cattolica sono 22.
I ragazzi che si avvalgono dell’insegnamento della Religione Cattolica sono 6.379 (86,00% degli iscritti dell’istituto) di cui 334 ragazzi di nazionalità straniera, mentre i ragazzi che non si avvalgono di tale insegnamento sono 1.038 (14,00% degli iscritti) di cui 851 bambini di nazionalità straniera.
d) SCUOLA SECONDARIA di II° GRADO: i docenti che insegnano Religione cattolica sono 26.
I ragazzi che si avvalgono dell’insegnamento della Religione Cattolica sono 8.092 (85,99% degli iscritti) di cui 392 ragazzi di nazionalità straniera, mentre i ragazzi che non si avvalgono di tale insegnamento sono 1.318 (14,01% degli iscritti) di cui 604 di nazionalità straniera.

3- Riguardo agli Istituti Scolastici Statali, confrontando i dati relativi alla rilevazione dell’anno scolastico 2014-2015, si nota una certa stabilità circa le percentuali degli alunni che si avvalgono o meno dell’insegnamento della Religione Cattolica.

a) Nella SCUOLA DELL’INFANZIA si è notato un calo di iscrizioni in tutti gli istituti scolastici della Diocesi (nell’anno 2014-2015 i bambini iscritti nei vari istituti erano 6.722 mentre nel 2015-2016 risultano iscritti 6.457 bambini). Per quanto riguarda l’insegnamento della Religione Cattolica, nell’anno 2014-2015 si avvaleva dell’insegnamento della Religione Cattolica l’ 84,87% degli iscritti, a fronte dell’ 82,65% degli iscritti di quest’anno scolastico.

b) Nella SCUOLA PRIMARIA le iscrizioni sono sostanzialmente le stesse, con un lieve calo (nell’anno 2014-2015 i bambini iscritti nei vari istituti erano 12.655 mentre nel 2015-2016 risultano iscritti 12.547 bambini). Per quanto riguarda l’insegnamento della Religione Cattolica, la percentuale degli avvalentesi dell’insegnamento della Religione Cattolica è rimasta la stessa: nell’anno 2014-2015 si avvaleva dell’insegnamento della Religione Cattolica l’ 87,44% degli iscritti, a fronte dell’ 87,42% degli iscritti di quest’anno scolastico.

c) Nella SCUOLA SECONDARIA di 1° GRADO si è notato un calo di iscrizioni in tutti gli istituti scolastici della Diocesi (nell’anno 2014-2015 i ragazzi iscritti nei vari istituti erano 7.908 mentre nel 2015-2016 risultano iscritti 7.417). Per quanto riguarda l’insegnamento della Religione Cattolica, si è notato una lievissima flessione: nell’anno 2014-2015 si avvaleva dell’insegnamento della Religione Cattolica l’ 86,79% degli iscritti, a fronte dell’ 86,00% degli iscritti di quest’anno scolastico.

d) Anche nella SCUOLA SECONDARIA di 2° GRADO si è osservato una lieve diminuzione di iscrizioni in tutti gli istituti scolastici della Diocesi (nell’anno 2014-2015 gli adolescenti iscritti nei vari istituti erano 9.595 mentre nel 2015-2016 risultano iscritti 9.410). Per quanto riguarda l’insegnamento della Religione Cattolica, si è verificata una lieve flessione: nell’anno 2014-2015 si avvaleva dell’insegnamento della Religione Cattolica l’ 87,55% degli iscritti, a fronte dell’ 85,99% degli iscritti di quest’anno scolastico.

In generale, nella nostra Arcidiocesi, confrontando i dati con quelli nazionali, molti sono gli alunni di ogni ordine e grado che si avvalgono dell’insegnamento della Religione Cattolica.
La lieve flessione degli avvalentesi potrebbe avere diverse motivazioni: per quanti operano nella scuola lasciamo la possibilità di riflettere, partendo dal grande stimolo che può venire dal pensiero di Romano Guardini: “un educatore deve avere ben chiaro al riguardo che a incidere non è ciò che dice, bensì ciò che egli stesso è e fa. Questo crea l’atmosfera; e il fanciullo (il ragazzo o l’adolescente) che non riflette o riflette poco, è soprattutto ricettivo dell’atmosfera. Si può dire che il primo fattore è ciò che l’educatore è; il secondo è ciò che l’educatore fa; il terzo è ciò che egli dice”. (da R. Guardini, Le età della vita, pag.55)
Agli insegnanti di Religione è richiesta una formazione costante e permanente (che è insieme diritto e dovere!) e che porti ad una crescita personale, spirituale e di competenze didattico-pedagogiche.

IRC2-2L’Ufficio Diocesano, in collaborazione con l’ITM, l’ISSR e il Centro San Rocco, offre regolarmente corsi di aggiornamento o momenti di spiritualità durante l’anno scolastico con una frequenza altalenante, legata alla diversità di orari nei vari ordini di scuola; mentre nella prima settimana di Luglio viene offerta una due giorni di aggiornamento, dove la presenza è pressoché totale.
Molti Insegnanti di Religione Cattolica (purtroppo non tutti!) sono impegnati in parrocchia perché, oltre a svolgere il loro compito formativo ed educativo nella scuola, credono in una costante attività pastorale.
Il problema principale all’interno della scuola lo ha evidenziato Papa Francesco nell’udienza generale del 20 Maggio 2015, quando afferma che “…si è aperta una frattura tra famiglia e società, tra famiglia e scuola, il patto educativo oggi si è rotto; e così, l’alleanza educativa della società con la famiglia è entrata in crisi perché è stata minata la fiducia reciproca. I sintomi sono molti. Per esempio, nella società si sono intaccati i rapporti tra i genitori e gli insegnanti. A volte ci sono tensioni e sfiducia reciproca; e le conseguenze naturalmente ricadono sui figli.”
’Insegnante di Religione, all’interno della scuola, nei rapporti con le famiglie, gli alunni e i colleghi, ha una sfida molto alta, che non riguarda soltanto gli alunni che gli sono affidati, ma spesso gli offre la possibilità di essere fermento di incontro, di confronto e di dialogo con e tra le diverse componenti della comunità educante all’interno e all’esterno della scuola. •

Ferdinando Pieroni

 

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