A proporla è padre Giancarlo Pani dalle colonne di “La Civiltà Cattolica”.
“Come mai – l’interrogativo di fondo che percorre la riflessione e l’attuale dibattito in corso – la Chiesa antica ha ammesso alcune donne al diaconato e perfino all’apostolato? E perché poi la donna è stata esclusa da tali funzioni?”.
Nei Vangeli, osserva Pani, “Gesù parla in pubblico con donne, un comportamento ritenuto all’epoca poco dignitoso per un maestro”, le difende, e affida a Maria Maddalena “il primo messaggio della risurrezione, su cui si fonda il cristianesimo”.
Dall’analisi della “letteratura cristiana” dei primi secoli emerge, secondo l’autore dell’articolo, un “protagonismo ecclesiale” al femminile non durato a lungo e “riassorbito probabilmente dalla tradizione giudaica”.
In Oriente, afferma, “vengono ordinate diaconesse nei conventi femminili. Ancora oggi le Chiese ortodosse hanno ‘diaconesse ordinate’, un istituto che non è stato mai abolito”. •
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