Animali domestici: quanto costa davvero mantenerli?

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Almeno uno per abitante. È questo il numero di animali domestici che vivono nelle case degli italiani, stimato dall’ultimo report Assalco-Zoomark 2017. In totale, quasi 30 milioni di pesci, 12,9 milioni di uccellini, 1,8 milioni di mammiferi di piccola taglia, 1,3 milioni di rettili (tartarughe, iguane, ma anche serpenti). A sorpresa, gatti e cani non guidano la classifica, fermandosi “solo” a 7,5 e 7 milioni di esemplari.
Di qualunque razza siano, gli animali da compagnia non sono mai un semplice passatempo: il 90% di chi possiede almeno un animale dichiara che la sua presenza è importante per condurre uno stile di vita più sano e ridurre lo stress, e oltre l’85% dei proprietari dichiara di consultare il veterinario almeno una volta all’anno. Detto in altre parole, la scelta di un animale da compagnia non è più – o non dovrebbe essere – un gesto d’impulso, ma la conclusione di un ragionamento ponderato sulle propria capacità economica di poter venire incontro alle spese necessarie per assicurare le migliori condizioni di vita al nostro piccolo amico.
L’acquisto. Per le quattro tipologie di animali più diffusi in Italia, pesci, uccelli, gatti e cani, il prezzo iniziale può variare da alcune migliaia di euro nel caso delle razze più pregiate, a zero euro per quanto riguarda i cuccioli presi al canile o al gattile. Nel caso dei pesci rossi, il costo medio è di pochi euro, anche se è sempre consigliabile acquistare più di un esemplare per volta perché si tengano compagnia a vicenda, mentre per i canarini classici, con piumaggio giallo, si può arrivare a spendere anche 30 euro a esemplare.
Gli accessori. Collare, ciotole, cuccia, spazzola e giochi sono gli oggetti considerati, se non necessari, essenziali per accogliere nel modo migliore un cucciolo di cane o di gatto, con prezzi variabili tra i 100-120 euro in media per il primo e i 40-50 euro in totale per il secondo. Stesso discorso per i canarini, la cui gabbia – completa di abbeveratoio, mangiatoia, posatoia – si può trovare in commercio anche a 60 euro. Discorso a parte meritano i pesci, anche quelli rossi. In questo caso, dimensioni dell’acquario e costi di mantenimento (a partire dal costo energetico per l’illuminazione o per la movimentazione dell’acqua) possono fare la differenza, anche nell’ordine di diverse decine di euro. Assolutamente da evitare, invece, le “bocce” più economiche, letali per la salute dell’animale.
L’alimentazione. Il mercato del “Pet food”, il cibo per gli animali da compagnia, solo in Italia ha un valore di quasi 2 miliardi di euro. Se per un cane le spese per il cibo possono variare dai 40 euro al mese per gli animali di piccola taglia, a 150 euro al mese per quelli più grandi, al gatto non di razza possono bastare 20 euro al mese, con il giusto mix di cibo secco e umido.
Per quanto riguarda canarini e pesci rossi il costo effettivo – comunque non superiore a una o al massimo due decine di euro – può variare in base sia al numero degli esemplari effettivamente posseduti, sia alla loro capacità d’ingestione e alla varietà della dieta. Per i pesci rossi, in particolare, si consiglia di non dare mai troppo cibo per volta, sia per evitare casi d’ingestione, sia per non lasciarli in mezzo ai resti lasciati dagli avanzi.
Le spese mediche. Dal 2017 è possibile detrarre dalle imposte il 19% delle spese mediche sostenute per animali di compagnia, ma solo entro un limite di 387,34 euro e solo per la parte di spese eccedenti i 129,11 euro. Non molto, ma comunque un risparmio importante se si pensa che per un cane o un gatto si possono arrivare a spendere anche 300 o 400 euro il primo anno tra vaccinazioni, antiparassitari e sterilizzazione, senza contare i costi delle visite veterinarie (e della lettiera per il gatto, in media 50 euro per 65 litri all’anno).
Più contenute le spese per i canarini (dai 30 ai 60 euro a visita, dai 20 ai 40 euro per gli esami parassitologici e batteriologici delle feci), mentre per i pesci rossi il costo può essere più variabile, anche in virtù dei minori interventi richiesti. Anche se c’è chi per l’amore di un animale può arrivare a fare follie: è il caso di una donna australiana che ha speso oltre 500 dollari in veterinari per salvare il suo pesce rosso che aveva ingoiato un sassolino.
Le vacanze. I costi di una pensione per animali possono variare dai 15-25 euro al giorno per cani dalla piccola alla grande taglia, a poco più di 10 euro per gatti, o anche meno nel caso dei canarini. Importante, mai come in questo caso, verificare in anticipo che la pensione sia dotata di box sufficientemente ampi e puliti, e che sia garantita la presenza di un veterinario di supporto. Altrimenti, è sempre possibile affidarsi a un privato, tramite portali specializzati o semplicemente sondando la disponibilità di amici e conoscenti.•

(Cfr. Greenreport.it)

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