Home » prima pagina » L’Ultreya non si ferma

L’Ultreya non si ferma

Stampa l articolo

Incontrarsi ai tempi del coronavirus.

La nostra diocesi è grande e i gruppi di corsisti di Cristianità sono presenti in diversi paesi. C’è un incontro mensile in cui, però, ci troviamo tutti insieme a Fermo: l’Ultreya diocesana. Il nome deriva da una parola spagnola che i pellegrini diretti a Santiago de Compostela si scambiano quando si incontrano. Significa: vai avanti, vai oltre.
L’Ultreya perciò è un incontro in cui fare il punto sulla nostra situazione e prendere la forza per andare avanti verso la meta. È un momento molto bello, di amicizia, confronto e preghiera, in cui percepiamo la gioia della nostra amicizia e in cui sentiamo la concretezza di far parte di un unico popolo. Ultimamente, però, a causa della pandemia, non ci siamo più potuti incontrare ed è cresciuto in noi un senso di smarrimento e di disagio per una lontananza a cui non eravamo abituati. Fortunatamente, a qualcuno è venuta l’idea di fare l’Ultreya… via WhatsApp.
Non nascondo che, all’inizio, mi sembrava un progetto difficile da realizzare. Sono abituata a servirmi di questa applicazione, ma non con 30\40 persone. In men che non si dica, però, i più esperti hanno messo su un gruppo di WhatsApp e …è arrivato il grande momento.
La sera dell’ultimo martedì di marzo ci siamo ritrovati per il nostro incontro. All’inizio c’è stata un’esplosione di gioia: chi con un messaggio scritto, chi con uno vocale, tutti volevano far sapere che erano felici di esserci. La riunione, poi, ha seguito il solito schema: invocazione allo Spirito Santo, testimonianza, risonanze, conclusione dell’animatore spirituale. Si è parlato naturalmente del momento che stiamo attraversando ed è stato significativo vedere come ognuno cerchi di viverlo alla luce della fede, come un’occasione di approfondimento e di crescita, avvertendo accanto a sé la presenza del Signore che condivide con noi ogni circostanza della nostra vita.
Questa Ultreya è stata un’occasione importante per non lasciarci andare ai problemi del momento, ma per viverli con un significato diverso.
La storia però non finisce qui perché tra pochi giorni avremo la nostra seconda ultreya virtuale…anche se speriamo di poterla fare presto di persona.
Spronata da questa esperienza, ho fatto la riunione con il mio gruppo in videochiamata confermandomi nel giudizio che il mondo dei social può essere molto utile se lo sappiamo usare bene, cioè con un metodo e un significato. •

Ada Bonaiuti
Movimento dei Cursillos di Cristianità – Diocesi di Fermo

About la redazione

Vedi anche

Il buon giornalismo che non spettacolarizza le notizie sulla Pandemia

Quale auspicio può esprimere un giornalista sotto l’albero di Natale? Mai come stavolta il desiderio …

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: