Quando penso ai dolci, specie quelli di carnevale, penso a mia nonna. Mi vengono in mente le ciambelline col buco con zucchero extra. Alla pazienza che richiede una cicerchiata e all’abilità di mani sapienti nel saper creare quel “castello” composto da palline di pasta fritte e unite come mattoncini da cascate di miele. Sembrerebbe che mia nonna, non solo sia …
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“Li scroccafusi de nonna”
“Oe, farina, mistrà, zucchero. fa’ a occhiu. te reguli”, dice Oliva Il carnevale non è una festa che amo particolarmente, tuttavia quando si avvicina questa ricorrenza mi torna alla memoria il ricordo di mia nonna Oliva e del dolce che preparavamo insieme: gli “scroccafusi”. Mi giunge alla mente l’immagine di una piccola ed esile donna con il grembiule e il …
Continua a leggere »Belmonte: La Festa dell’Uguaglianza nella condivisione della polenta in piazza
Nel tablet e nel telefonino si possono vedere le scene vissute dai nonni nel loro carnevale, segno di allegra e amichevole solidarietà. Con un banchetto grasso si diceva addio alla carne perché la parola dice carne- vale (addio) e fa pensare all’astinenza nella quaresima cristiana. Il carnevale era giocoso e curioso nel mascheramento. Già il giovedì grasso offriva la bella …
Continua a leggere »Una Regione che ha voglia di scherzare!
La mappa del carnevale marchigiano: Fano, Fermo, Ancona, Pesaro, Sarnano, Offida, Ascoli I divertimenti iniziati a Natale, nel periodo del Carnevale, sin dai suoi inizi, diventavano più espliciti dopo il tempo della Candelora e questo ad ogni latitudine della regione Marche. Questa antichissima festa “della follia” ha un’origine rituale agreste collocandosi tra la fine dell’anno e l’inizio del risveglio della …
Continua a leggere »Il filo rosso della chemio
Vita da malati, risposte del medico, preghiera della Chiesa La questione cruciale è: il malato informato è più o meno malato? La provocazione non sembri inopportuna e fuori luogo: la malattia si lega all’ansia e l’ansia si lega alla malattia, si intrecciano e si influenzano a vicenda. Quando ero studente, e mi interessavo un po’ di storia della medicina, non …
Continua a leggere »Le parole feriscono come coltelli
Spontaneità e disponibilità all’ascolto con chi è malato Quante notizie, atteggiamenti, frasi, irritano o addirittura feriscono i malati di tumore? Quanti ancora i pregiudizi che stigmatizzano la malattia e rendono ancor più difficile e pieno di ostacoli il già duro cammino verso la guarigione o la cronicizzazione? Si potrebbe obiettare che non è facile saper stare accanto e sostenere una …
Continua a leggere »Le 10 cose che un malato di cancro non vorrebbe mai sentirsi dire
Quando veniamo a scoprire che qualcuno che conosciamo, a cui vogliamo bene è affetto da cancro, il nostro atteggiamento nei suoi riguardi cambia. Sapete quali sono le cose che nessun malato vorrebbe mai sentirsi dire? Sono sicuramente tutte frasi che ci è capitato di sentire o di utilizzare noi stessi, e che ora sappiamo di non dover pronunciare più. A …
Continua a leggere »Grandi cose ha fatto per me
Messaggio del Santo Padre Francesco per la XXV Giornata Mondiale del Malato 2017 Stupore per quanto Dio compie: «Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente…» (Lc 1,49) Cari fratelli e sorelle, l’11 febbraio prossimo sarà celebrata, in tutta la Chiesa e in modo particolare a Lourdes, la XXV Giornata Mondiale del Malato, sul tema: Stupore per quanto Dio compie: «Grandi cose ha fatto …
Continua a leggere »“Stringi i denti sembrerà un sorriso”
Pina e le sua chemio A volte la vita ti pone di fronte a delle realtà che non immagini. Solo dopo averle vissute non sembrano così negative. Mentre vivevo la malattia avevo l’impressione di trovarmi in un mondo parallelo in cui i ritmi, i tempi, le priorità erano molto diversi dalla normale quotidianità. Nel varcare la soglia del reparto di …
Continua a leggere »L’esperienza di un oncologo
Intervista al dottor Giustini, primario all’ospedale di Fermo Incontro il dottor Lucio Giustini, primario del Reparto di Oncologia dell’ospedale di Fermo, all’Hospice di Montegranaro. Ho con lui un appuntamento alle 11,00. Aspetto però più di un’ora in corridoio perché lo vedo molto occupato nel calibrare terapie ai pazienti, nel parlare con i loro parenti, nell’impartire ordini stentorei al personale infermieristico. …
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