A coordinarlo per ora ci sono due genitori: Cristina Conti e Stefano Soldi. Ma a cosa serve un oratorio in una parrocchia già ricca di movimenti come quella di Sant’Elpidio Abate? Ce lo spiega proprio Soldi: “L’oratorio non vuole e non deve entrare in concorrenza con nessuna delle realtà esistenti. Anzi, la sua funzione è opposta. Noi, insieme ad altri genitori, ci preoccupavamo del fatto che il sabato pomeriggio, dopo l’ACR, non ci fosse un punto di ritrovo per i nostri figli, dove potessero svagarsi e al contempo ricevere un offerta per la loro vita. Così abbiamo pensato di metter su l’oratorio, un luogo dove ogni movimento presente in parrocchia (Azione Cattolica, Focolarini e Cammino Neocatecumenale) può mettere in mostra i propri carismi. Non solo evangelizzazione però. Un’altra finalità di questa struttura è quella di far nascere una serie di corsi, da quello di chitarra al “cucito”, attraverso cui far imparare ai nostri figli qualcosa di concreto. Magari aiutati dai nonni, in veste di insegnanti. L’importante è che questi corsi nascano dalle richieste dei ragazzi, non dalle ambizioni dei genitori.
Quest’ultimi, all’interno dell’oratorio, si fanno carico dell’animazione e dell’educazione dei ragazzi. Per ora questo spazio rimarrà aperto ogni sabato pomeriggio, dalle 16.30 alle 18.30, ora della Santa Messa parrocchiale, animata proprio dai ragazzi dell’oratorio”. •
David Zallocco