È un sacerdote cattolico che ha ricevuto esplicitamente dal proprio Vescovo il mandato di svolgere questa mansione. L’esorcista della Diocesi, per sua natura, è il Vescovo della Diocesi stessa il quale delega chi crede opportuno. Il Vescovo si muove entro criteri indicati dal Diritto Canonico: legge che regola la vita della grande Famiglia cristiana: la Chiesa Cattolica.
Da dove deriva questo potere “scacciare i demoni”? Da Cristo Signore. “Cristo si è fatto uomo per distruggere le opere di Satana” (1Gv 3,8). Il Demonio non è inventato dalla fantasia dell’uomo, ma è un essere realmente esistente. Satana e i demoni sono esseri reali e personali cioè hanno intelligenza e volontà. Non mi attardo a richiamare avvenimenti Biblici in cui il Signore si scontra con Satana e, ovviamente, lo sconfigge (Mt 4,1-11; 8,28-34). Satana vuol dire “avversario, nemico, persecutore, accusatore, calunniatore”. È colui che mette la discordia tra gli uomini, aizza gli uni contro gli altri e fa del tutto per allontanarli da Dio.
L’Esorcismo è un sacramentale «I sacramentali sono segni istituiti dalla Chiesa il cui scopo è di preparare gli uomini a ricevere il frutto dei sacramenti e di santificare le varie circostanze della vita», così si legge nel Catechismo della Chiesa Cattolica (CCC) al num.1677. «Il rito dell’esorcismo non è un fatto privato, ma un evento che riguarda tutta la comunità. L’esorcista infatti è un membro della comunità, agisce in nome di Cristo e, in nome della Chiesa, esercita un ministero specifico. Anche il fedele che chiede l’esorcismo è un membro della comunità, uno di quei membri che la comunità deve amare di un amore preferenziale: quando è in potere del maligno, infatti, egli è il più povero dei poveri, bisognoso di aiuto, di comprensione e di consolazione» (Presentazione del rituale, n.16).
L’esorcismo è una celebrazione liturgica. «Mira a scacciare i demoni e a liberare dalla influenza diabolica mediante l’autorità che Gesù Cristo ha affidato alla sua Chiesa» (CCC, 1673). Come opera l’esorcista? Non c’è bisogno di ricordare che è esorcista chi ha ricevuto speciale ed espressa licenza dal proprio Vescovo (CCC, 1172, c. 1). Questi è tenuto a svolgere il servizio di carità con fiducia e umiltà sotto la guida del Vescovo. Occorre sempre la massima cautela e prudenza. A volte potrebbe trattarsi di malattie soprattutto di natura psichica. (CCC, 1673).
L’esorcista sa di essere solo uno strumento. L’operante è Cristo. Scacciare i demoni è questione di fede e di comunione con Cristo. La vita di preghiera, di penitenza e la fedeltà a Cristo e alla Chiesa permetteranno a Cristo di operare il più efficacemente possibile attraverso il ministero dell’esorcista. L’esorcista è chiamato ad essere uomo di preghiera e chi prega ha le mani sul timone della storia (S. Giovanni Damasceno). Non posso non ricordare a tutti, in particolare a me e ai carissimi Diaconi che vivono con me questi momenti, la Consacrazione a Maria Santissima nella lotta contro il male. Lei non sostituisce Gesù ma è Colei che Gesù mette accanto ad ogni uomo e in particolare accanto a ogni sacerdote per tenerci strettamente uniti a Lui che ci ottiene la vittoria. Dalla croce, Gesù dice ad ogni cristiano e in particolar modo ad ogni sacerdote: “Ecco la tua Madre” (Gv 19,27). Chiedo ai fratelli/sorelle di pregare per me, per i diaconi, per tutte le persone che si rivolgono a noi. Ogni persona ritrovi in Cristo la Pace, la gioia, la bellezza di vivere la vita cristiana. Una proposta: preghiamo il Rosario ogni giorno. •
Padre Luciano
Nella foto: Padre Amorth, sacerdote della Congregazione di San Paolo, è conosciuto ormai in tutto il mondo come “il grande esorcista”.
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