
E infatti la squadra esorcisti della Chiesa è stata promossa quest’anno, avendo ottenuto un nuovo statuto in Vaticano, il formale riconoscimento giuridico cioè da parte della Congregazione per il Clero. Quella degli esorcisti è una funzione insostituibile dice oggi la Chiesa, una misura pratica contro il Diavolo, alla lettera colui che divide, o Satana, colui che spinge all’odio. Una presenza attiva, quella del demonio, banalizzata e confinata a una lettura psico/allegorico da certa teologia intellettualistica. Secondo la Radio Vaticana, gli esorcisti al lavoro hanno riscontrato un aumento delle possessioni diaboliche, incoraggiate da pratiche occulte e magiche. A che cosa sono legate? Anche a pratiche piuttosto comuni. Soprattutto occultismo, satanismo ed esoterismo. Molte persone vanno dai maghi a cuor leggero e così aprono la strada, sia pur gradualmente, a Satana. Come ha avuto modo di spiegare padre Francesco Bamonte, presidente dell’associazione, «la presenza di un sacerdote esorcista in una diocesi è importantissima: la sua mancanza, infatti, induce spesso la gente a rivolgersi a maghi, cartomanti, fattucchiere, sette». •