
L’economia che tira
Dando uno sguardo alla forma giuridica delle “attive”, risulta che le società di capitali sono 3.216, quelle di persone 3.226, le cooperative 146, i consorzi 36, le altre forme 70. La parte del leone, ancora una volta, la fanno le imprese individuali che raggiungono le 12.783 unità. Commercio, artigianato e agricoltura sono dunque la fortissima maggioranza. Un dato che dovrà far riflettere le classi dirigenti.
Entrando nel dettaglio, la situazione dei settori d’impresa è la seguente: il commercio all’ingrosso raggiunge le 4.508 unità, seguito dalle attività manifatturiere (3.916), terzo posto ad agricoltura/silvicoltura e pesca (3.757). Vengono poi le costruzioni (2.310), le attività dei servizi alloggio e ristorazione (1.063), altre attività di servizi (853), le attività professionali/scientifiche e tecniche (617), le attività immobiliari (591), le agenzie di viaggi (407), il trasporto (353), le attività finanziarie (347), i servizi di informazione e comunicazione (296), le attività artistiche (264), e altri settori meno significativi come quantità.
Fermo resta la città con il maggior numero di imprese (3.571), seguita da Porto Sant’Elpidio (2.720), Porto San Giorgio (1.720), Sant’Elpidio a Mare (1.667), Montegranaro (1.457), Monte Urano (996). Gli altri centri sono sotto le 900 imprese. Il comune con il minor numero di imprese è Monteleone di Fermo (63).
Il maggior numero di imprese individuali sono quelle del settore agricolo/allevamento (3.245). La forma di società di capitali e società di persone viene scelta dal settore di fabbricazione di articoli in pelle, rispettivamente con 817 e 613 unità. 13 sono le cooperative agricole, otto quelle calzaturiere. •