LA DOMENICA E LA CONTRADA DELLA MISERICORDIA
Domenica 3 aprile ci siamo ritrovati tutti davanti alla Chiesa di San Giovanni Bosco a Molini Girola, provenienti dalle diverse parrocchie di Sant’Elpidio a Mare e Porto Sant’Elpidio e, come un fiume in piena, dietro alla croce abbiamo percorso Via della Misericordia, pregando e cantando fino a raggiungere il Duomo e varcare la Porta Santa: un’esperienza profonda ed emozionante, che ha messo alla prova non solo il nostro fisico, ma anche il nostro spirito. Arrivare alla meta: l’importante non è stato arrivare prima degli altri, ma raggiungere con gli altri lo stesso obiettivo, aiutarsi e sostenersi durante il cammino, pregando Dio per avere la forza necessaria per continuare, per non scoraggiarci, per evitare che lo sconforto e le difficoltà della vita prendano il sopravvento, tenerci per mano nei momenti più duri. Questo è il cammino della vita e la meta da raggiungere è la misericordia, passando per la conversione. “Essere misericordiosi come il Padre”: questo è il motto dell’Anno Santo. La Chiesa chiama ciascuno di noi al rinnovamento della vita cristiana, attraverso le vie del perdono, della solidarietà, della riconciliazione, della condivisione e del dialogo, affinché il nostro cuore sia il luogo santo in cui Dio trova dimora e i fratelli misericordia.
È stato bello affrontare la strada insieme, persone di età diverse, di parrocchie diverse, tutti mossi dallo stesso spirito. Abbiamo ascoltato le letture, pregato, cantato, meditato, spinto i cittadini fermani ad affacciarsi alle loro finestre per pregare insieme a questo lungo corteo, scortato dai vigili della città. Il ringraziamento per questa bellissima esperienza ed opportunità va agli organizzatori, ai parroci, e soprattutto a don Enzo che non si risparmia mai per il bene della sua comunità, e che sa sempre cogliere il momento propizio per coinvolgerci e scuotere piacevolmente le nostre coscienze. Che la misericordia continui a pulsare nei nostri cuori! •
Gli animatori dell’oratorio della parrocchia di Sant’Elpidio Abate