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Marche: 1471 imprese agricole

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Laureati, intraprendenti, con nuove idee da mettere in pratica in campagna, così i giovani marchigiani tornano a coltivare la terra nelle zone colpite dal sisma. Imprenditoria giovanile come antidoto allo spopolamento dei territori del cratere e nell’entroterra montano. Ancora e per sempre indelebili nella memoria di tutti noi le immagini del bestiame sotto la neve o tra le macerie, le stalle compromesse, la corsa alle donazioni di fieno dopo la nevicata del 18 gennaio, la desolazione tra i campi nei comuni del cratere e poi l’abbandono di molte tenute dell’entroterra.
Fotografie di 16 mesi difficili da quel 24 agosto, per molti, agricoltori compresi. In un momento in cui a livello nazionale si parla molto di fuga di cervelli, quella in atto sul fronte agricolo, invece sembra proprio una inversione di rotta. Qualche notizia positiva, infatti,  arriva dal report di Coldiretti Marche  che nell’ultimo anno sta registrando un incredibile aumento di imprese agricole costituite da giovani che in questo modo scelgono di rimanere legati ai loro territori nonostante tutto. Un dato importante che, nel corso del 2017, secondo le informazioni fornite da Infocamere ed elaborati da Coldiretti Marche, ha registrato la nascita di 295 nuove aziende occupate tra coltivazioni, allevamenti e acquacoltura.
“In totale, nelle Marche, ci sono 1471 imprese dirette da under 35. –  specifica Coldiretti  –  Il dato che balza più agli occhi è che tra le nuove nate quasi il 60% ha visto la luce nelle province di Macerata, Fermo e Ascoli, le più colpite dal terremoto”. Anche di questo si è parlato lo scorso  6 marzo, all’assemblea di Coldiretti Marche Giovani Imprese nel corso della quale è stata eletta presidente regionale Alba Alessandri. La giovane neo presidente  succede a Paolo Guglielmi. “Imprenditrice agricola di Serravalle del Chienti dove alleva galline per la produzione di uova, 27 anni,  –  comunica la Coldiretti  – la Alessandri è stata recentemente eletta anche per rappresentare Coldiretti Giovani Macerata”.  La provincia maceratese, con 91 imprese di nuova iscrizione e 11 cessazioni nel corso del 2017, si conferma l’area marchigiana preferita dai giovani imprenditori agricoli con 416 aziende. Al secondo posto figura Ancona (358 aziende totali). Poi Pesaro Urbino (310), Ascoli Piceno (214) e Fermo (173).
Nel corso dell’assemblea con la Alessandri è stata presentata anche la squadra regionale dei giovani. Ne fanno parte i delegati provinciali Simone Orciari (Ancona), Luca Tenti (Pesaro Urbino) e Manuel Baldo (Ascoli Fermo). “Gli under 35 – come spiega la neopresidente Alessandri –  sono una grande forza per il mondo agricolo ma anche per l’economia generale”.  Una forza che, come spiega la presidente, «rappresenta il 5% della ricchezza nazionale e questo non può che essere un orgoglio per noi.
Negli anni è cambiata la percezione del prossimo rispetto al nostro lavoro. Tra tanta disoccupazione giovanile e giovani che sono costretti ad andare all’estero per dimostrare le proprie competenze, in un certo senso siamo invidiati perché ci siamo dati una traiettoria di futuro che, nel mio caso ad esempio, seguendo gli studi di giurisprudenza che ho fatto magari non avrei ancora avuto”.
All’interno dell’assemblea di Coldiretti si è discusso dei futuri orientamenti della Politica agricola comune (Pac) dell’Unione Europea che insegue un’agricoltura più sensibile al biologico, alla salute degli animali, alla qualità e all’informazione sulla produzione. Tutte tematiche care all’associazione di categoria come ribadito negli interventi del presidente regionale Tommaso Di Sante, il direttore Enzo Bottos, il presidente uscente dei Giovani Paolo Guglielmi e la delegata nazionale dei Giovani, Maria Letizia Gardoni.  Dalle verifiche effettuate nel dopo sisma sono stati riscontrati danni significativi in 122 comuni ad abitazioni agricole, stalle, fienili, guardianie e stabilimenti per la produzione di formaggi e marmellate.
Per aiutare gli agricoltori in difficoltà, è importante non solo l’aiuto dei giovani ma anche la necessità di provvedere con decisioni veloci per misure e iniziative di sostegno all’economia agricola. •

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