Fermo, seminario: L’Ordo Virginum incontra Mons. Rocco
«È motivo di gioia e di speranza vedere che torna oggi a rifiorire l’antico Ordine delle vergini, testimoniato nelle comunità cristiane fin dai tempi apostolici. Consacrate dal Vescovo diocesano, esse acquisiscono un particolare vincolo con la Chiesa, al cui servizio si dedicano, pur restando nel mondo. Da sole o associate, esse costituiscono una speciale immagine escatologica della Sposa celeste e della vita futura, quando finalmente la Chiesa vivrà in pienezza l’amore per Cristo Sposo». Così il papa san Giovanni Paolo II nell’Esortazione Apostolica Vita consecrata (25 marzo 1996).
Dalla promulgazione del Rito di Consacrazione delle vergini che vivono nel mondo, ad opera di papa san Paolo VI il 31 maggio 1970, nelle Marche sono circa 40, distribuite in 10 Diocesi, le donne che hanno accolto questa nuova forma di vita consacrata.
«Caratteristico di questa forma di vita è il radicamento delle consacrate nella Chiesa particolare e quindi in un determinato contesto culturale e sociale: la consacrazione le riserva a Dio senza estraniarle dall’ambiente nel quale vivono e nel quale sono chiamate a rendere la propria testimonianza» (Istruzione Ecclesiae Sponsae Imago sull’“Ordo virginum” del 4 luglio 2018, n.37).
Dal 2006 le consacrate marchigiane hanno vissuto, in modo spontaneo, momenti comuni annuali e itineranti nelle rispettive diocesi. Le spingeva sia il desiderio di incontrarsi e confrontarsi sui cammini personali propri e di Ordo virginum diocesano sia l’esigenza di interloquire con i rispettivi Vescovi. Dapprima con gli stessi da cui avevano ricevuto la consacrazione e, nel tempo, con i loro successori che non avevano avuto modo di conoscere questa realtà.
Così domenica 28 ottobre è stato fissato il consueto incontro con la partecipazione di S. E. Mons. Rocco Pennacchio, Arcivescovo di Fermo, presso il Seminario arcivescovile. Erano presenti le consacrate delle diocesi di Ascoli Piceno, Fano, Fermo, Macerata, Jesi, San Benedetto del Tronto, Senigallia, una donna in formazione della diocesi di San Marino e il delegato vescovile per l’Ordo virginum di Fermo, don Paolo Scoponi.
Siamo state accolte dal Rettore, don Nicola Del Gobbo, che ci ha presentato la struttura e la vita del Seminario, ci ha incoraggiate ed esortate ad essere “luci” nelle e per le nostre realtà quotidiane. L’Arcivescovo, seppure nei tempi stretti della sua presenza, ha pregato le Lodi con noi ed ha ascoltato la presentazione dell’Ordo virginum delle diverse diocesi presenti. Ha confessato la sua poca conoscenza della realtà ma faceva trasparire il desiderio di approfondire e prendersi cura di questa realtà camminando insieme a noi.
La mattinata, dopo un coffee break offertoci dal Rettore, è proseguita con un momento di deserto personale: la lectio sulle Letture della domenica, e la Celebrazione eucaristica della comunità parrocchiale presso la chiesa di Sant’Alessandro. Una messa in comune delle nostre meditazioni, la collatio, ha concluso la mattinata e aperto il pomeriggio, dopo il pranzo abbondante e molto gradito, condiviso con i sacerdoti anziani e malati della Casa del Clero.
La Parola, sempre a fondamento della nostra vita e che ci interpella ogni giorno, ha suscitato molte riflessioni che ci hanno vicendevolmente edificato.
L’incontro è proseguito con un primo confronto sulla preparazione del prossimo Incontro nazionale dell’Ordo virginum che si terrà ad Assisi dal 21 al 25 agosto 2019. Tale incontro è destinato alle consacrate, alle donne in formazione e interessate a questa nuova, seppure antica, forma di consacrazione, nonché ai delegati e Vescovi.
La celebrazione dei Vespri ha concluso la nostra giornata con l’orazione finale: «Dio onnipotente ed eterno, accresci in noi la fede, la speranza e la carità, e perché possiamo ottenere ciò che prometti, fa’ che amiamo ciò che comandi». A cui fa eco la Chiesa che, sposa di Cristo, per noi invoca:
In te, Signore, possiedano tutto, poiché hanno scelto te solo al di sopra di tutto (dalla Preghiera di Consacrazione) •