I due preti avevano intuito che, in un clima di mutamento dall’economia di sussistenza all’espansione industriale e commerciale, molte cose stavano cambiando e che i primi a farne le spese sarebbero stati i figli. Nuove fabbriche, grandi come le cattedrali, avrebbero assorbito tante madri lavoratrici e quindi era urgente dare vita a spazi di accoglienza e di educazione delle giovani generazioni. Le celebrazioni del Centenario hanno avuto inizio durante la Festa del Patrono San Crispino e sono terminate la Domenica di Cristo Re.
Nel corso di un mese le comunità cristiane e l’intera cittadinanza hanno simbolicamente riscritto, certo con un linguaggio diverso visti i tempi mutati, una nuova lettera per rinnovare un patto con le Piccole Suore fondato sulla bellezza della vita della Sacra Famiglia di Nazaret, sulla passione educativa, sull’attenzione ai più piccoli. Proprio in questi giorni è uscito il libro del Santo Padre Benedetto XVI sull’infanzia di Gesù, che lui definisce porta d’ingresso ai due precedenti volumi sul ministero terreno e sulla passione, morte e resurrezione di nostro Signore. L’infanzia è davvero una porta che apre alla vita adulta e alla missione che ognuno è chiamato a svolgere nel mondo. Accompagnare questa stagione della vita richiede competenza, dedizione e grande fede in Dio e nelle sue creature, doni che le Piccole Suore hanno dimostrato di possedere nel corso di un secolo.
Il lavoro del Comitato che si è creato per l’occasione dice a chiare lettere che, quando si mettono insieme tante energie con spirito di collaborazione, le cose funzionano davvero. Genitori, insegnanti laiche dell’Istituto, il Sindaco e tutta l’Amministrazione Comunale, i Parroci delle quattro Parrocchie della città, hanno espresso alle Suore tutta la stima e l’apprezzamento per il loro lavoro. Sr. Claudia e le consorelle che adesso formano la comunità hanno umilmente assistito e accompagnato, meravigliate per tanti bei momenti, il lavoro del Comitato. Ad esse si sono aggiunte le responsabili della Congregazione a livello nazionale e le Suore che sono state in città nel corso degli anni. Sembra doveroso citare uno ad uno i nomi dei membri del Comitato: Wais Ripa e Debora Dionigi; Ombretta Gentili e Sandro Marcianesi, che hanno curato il libro: “1912-2012 Una storia d’Amore”; Emilia Giordani, Sonia Corvaro, Katiuscia Cutini, Ketty Nasini, Vittorio Palloni, Rodolfo Petrucci, Keti Stipa; il Sindaco Mario Andrenacci e l’Ass.re Marco Catini; i Parroci don Dario Carucci e Don Andrea Andreozzi. Quest’ultimo ha partecipato anche come attore ad alcune scene del film che narra la storia delle suore e della loro opera, impersonando la parte del Parroco don Raffaele che si mette in contatto con don Nascimbeni. In questa e in altre circostanze ha potuto toccare con mano la serietà e l’entusiasmo dei membri del Comitato e di tutte le altre persone che si sono prestate alla realizzazione delle varie iniziative.•
Andrea Andreozzi
forse non tutto è vero…
Gentile Carla, ci può spiegare che cosa intende con il suo commento?