
Vogliamo infilarci nella fessura che riguarda le elezioni amministrative fermane per proporvi un piccolo fascio di luce che può permettere di continuare a credere nella politica e nelle istituzioni. È rappresentato dai giovani che decidono di candidarsi e diventano sindaci o assessori. Nelle recenti elezioni comunali di Porto Sant’Elpidio, chiunque avesse vinto la città avrebbe avuto un primo cittadino 29enne, l’età che hanno i due finiti al ballottaggio, Nazareno Franchellucci (che ha indossato la fascia tricolore) e Andrea Putzu.
Ma sindaci giovani anagraficamente sono anche Loira (Porto San Giorgio), Mercuri (Moresco), Marinozzi (Servigliano), Tarulli (Massa Fermana), Vecchi (Montappone), Toce (Pedaso), Terrenzi (Sant’Elpidio a Mare), Romanelli (Ponzano), Lanciotti (Altidona), Gualtieri (Monsampietro Morico) e Scendoni (Ortezzano). Giovani sono anche molti consiglieri comunali che hanno ottenuto le maggiori preferenze alle recenti consultazioni di Porto Sant’Elpidio (Vallesi, Piermartiri, Stacchietti, Perticarini e Piersanti) e Montegiorgio (Ortenzi, Michela Vita e Gentili).
Molti di loro, specie tra i sindaci, non possono essere catalogati tra i ‘vecchi’ della politica solo perché ricoprono incarichi già da qualche anno, come frettolosamente vogliono fare i grillini. Tutti quelli che abbiamo citato più altri assessori e consiglieri stanno portando in tutti i comuni fermani una ventata di idee nuove che mettono all’angolo i veri ‘vecchi’ politici (sempre per esperienza amministrativa).
Siccome l’occhio e le orecchie si fermano agli slogan scritti e urlati, anche dalle nostre parti è facile sentire che “sono tutti uguali” oppure che “devono andare a casa e basta”. Un atteggiamento così conformistico e qualunquista è sbagliato e ingiusto. In silenzio, infatti, sta avvenendo un ricambio generazionale nella classe politica fermana, tanti nuovi amministratori chiedono fiducia e con i fatti, in tempi così difficili, stanno dimostrando di meritarsela. Già il fatto stesso di volersi impegnare entro i confini costituzionali e istituzionali è una scelta che andrebbe apprezzata. Loro non si limitano a protestare, ma ci stanno mettendo molte idee e tanta buona volontà. Grazie alla loro tenacia la porta della buona politica fermana non si è chiusa, sta a noi aiutarli a fare in modo che torni presto a spalancarsi la del tutto. •
Stefano Cesetti