È qui nel Centro Artigianelli che i Seminaristi hanno vissuto tutti i venerdì di quaresima la preghiera della Via Crucis insieme ai ragazzi e ragazze ospitati.
Ogni venerdì il rettore presentava alcune stazioni, chiedendo ai presenti di intervenire. La Via Crucis è il cammino della nostra vita. Simbolo di un’esperienza universale di dolore e di morte, di fede e di speranza, la Via Crucis commemora l’ultimo tratto del cammino percorso da Gesù durante la sua vita terrena: da quando Egli e i suoi discepoli, “dopo aver cantato l’inno, uscirono verso il monte degli ulivi” fino a quando il Signore, reggendo il patibulum, fu condotto al “luogo del Golgota” dove fu crocifisso e inumato in un sepolcro nuovo, scavato nella roccia di un giardino vicino.
Parla ad ognuno, dunque, anche ai bambini più piccoli. Infatti il gruppo di ragazzi e ragazze era costituito prevalentemente da adolescenti dai 10 ai 18 anni.
Venerdì 18 marzo, sono stati i ragazzi e le ragazze stesse a presentare le stazioni della Via Crucis e a preparare una preghiera.
Le stazioni erano attaccate ai muri della struttura, quasi a ricordare che in quel luogo Gesù con la “sua santa croce ha redento il mondo”. Chissà come sarà stato contento don Ernesto Ricci. •