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#CASAORATORIO

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Fermo, Sant’Alessandro: l’esperienza del lockdown diventa forza e occasione di ripartenza.

Venerdì, 24 luglio, un altro grest concluso, un’altra avventura straordinaria per l’Oratorio Dreamland e il suo gruppo di giovani animatori, tutti tra i 15 e i 20 anni.
L’emergenza COVID ha fatto saltare tutti gli schemi ormai consolidati.
È mancata la consueta accoglienza estiva di tantissimi bambini e ragazzi, con le loro voci, le loro risate e i loro abbracci, ma la passione per il servizio in oratorio non ha fermato i 23 giovani animatori e il loro desiderio di esserci nonostante tutto. Attenti e consapevoli delle difficoltà sanitarie, di distanziamento e dei protocolli di sicurezza, sono stati capaci di tramutare la delusione del non poter garantire l’attività in presenza coi bambini in una preziosa occasione per loro stessi, un’opportunità per consolidare motivazioni personali e relazioni di gruppo. Due settimane forti e intense, tra attività, giochi, laboratori… momenti di riflessione, condivisione e silenzio… scandite giornalmente dalla Parola. Due settimane per vivere e sperimentare in prima persona l’avventura che, con grande cura, ogni anno propongono come servizio educativo ai più piccoli.
Due settimane che sono state l’occasione per prendersi del tempo, un tempo prezioso per loro stessi e per maturare l’incontro speciale col Signore.
#CASAORATORIO è stato il filo conduttore del loro stare insieme. Un filo rosso che ha permesso ai giovani di rileggere la difficile e delicata esperienza di lockdown e trasformarla in forza e motivazione di ripartenza. Un filo rosso che ha permesso di approfondire il concetto di “casa”, diventato così familiare in questo periodo, con la possibilità di recuperare l’immagine dell’oratorio come una seconda casa da abitare. Un filo rosso che ha permesso di riscoprire questo spazio speciale quale è l’oratorio, la bellezza nell’abitarlo e i valori che propone, facendone esperienza diretta.
Un percorso che ha avuto il suo incipit in un muro… che ha svelato una casa, con le sue fondamenta: relazioni da costruire, essenziale per vivere, collaborazione, calore dello stare insieme e fede. E via via le sue stanze e i suoi spazi… per accogliere, per sognare, per prendersi cura, per condividere e incontrare.
Una casa da “ABITARE”, trasformando un semplice spazio in un luogo pieno di significato, dove mura, ambienti e oggetti che li arredano raccontino ed esprimano qualcosa di chi li abita.
È stata l’opportunità di far percepire l’oratorio come una casa accogliente che ognuno può sentire propria portando il suo personale contributo per renderla viva e farla diventare così un pezzo della propria storia, qualcosa di vivo che lasci un segno unico ed indelebile nella vita di ciascuno.
E si sono sentiti a casa, pronti ad riaprire con nuovo slancio la porta della loro #CASAORATORIO! •

Marta Sciuccati

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