Uno spazio colorato per i figli dei detenuti
La presidente Soroptimist Di Fermo Tunia Gentili, con una delegazione di socie, ha portato scatoloni e regali, oltre a una grande dose di umanità e considerazione per le persone: «Abbiamo incontrato la direttrice della casa circondariale di Fermo, Elenora Consoli, e con lei abbiamo messo a punto questo progetto che è per Soroptimist una iniziativa di livello nazionale. In tutti i territori dove sono le carceri ci occupiamo soprattutto dei più piccoli, dei bambini che hanno in qualche modo a che fare con questa realtà perché hanno un padre, un fratello, un parente in cella. Ci rendiamo conto della difficoltà di incontri e momenti da vivere tra queste mura, speriamo che il materiale che abbiamo portato possa portare sollievo. Un ringraziamento va anche all’educatrice Lucia Tarquini che ci ha appoggiato in tutto il percorso».
La dirigente Consoli, insieme con il comandante della Polizia penitenziaria Gerardo D’Errico e il responsabile dell’area trattamentale Nicola Arbusti, ha parlato di 30 minori coinvolti in qualche modo con i detenuti a Fermo: «Grazie a Sorptimist allestiremo un piccolo spazio colorato per i più piccoli, per far loro vivere meglio i momenti di incontro con i propri cari. Tutti avranno materiale per la scuola che sta per cominciare, siamo molto felici di questo supporto che ci arriva da una realtà importante del territorio, ennesimo segnale di vicinanza da parte del fermano per questo nostro carcere». All’incontro ha partecipato anche l’assessore ai servizi sociali del comune di Fermo, Mirko Giampieri, che ha ricordato l’esperienza che si è da poco conclusa con due detenuti che hanno svolto lavori socialmente utili in giro per la città, a pulire le strade intorno all’ospedale. •