Fermo: Inaugurazione anno accademico all’Istituto teologico
Solenne inaugurazione dell’Anno Accademico 2016-2017 della sede di Fermo dell’Istituto Teologico Marchigiano. La prolusione è stata tenuta da S.E. Mons. Francesco Lambiasi, Arcivescovo di Rimini, sul tema: «La nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede. Tensione missionaria e gratuità della teologia».
Martedì 25 ottobre, alle ore 10, nell’Auditorium gremito di studenti e di docenti, mons. Luigi Conti ha formalmente aperto l’anno accademico. Don Tarcisio Chiurchiù, nuovo preside della sede di Fermo dell’Istituto Teologico Marchigiano, ha presentato il relatore e gli ha quindi dato la parola.
Dopo alcune premesse nelle quali ha ribadito: il cristianesimo non è più la religione di tutti; si sente una stanchezza nel credere e nel “fare” i cristiani. (Fare, ha detto mons. Lambiasi, inteso in due accezione come ad essere cristiani e come a trasmettere la fede); l’eternità è stata silenziata dal relativismo, dal consumismo, dallo scetticismo; il pluralismo religioso non è solo una questione di fatto ma anche di diritto; ritorno all’idolatria e alla creduloneria.
Però di fronte a questo scenario si notano anche alcuni ricominciamenti, dove ci sono alcune conversioni, dove il cristianesimo torna ad essere scelto.
Ed allora evangelizzare si può e si deve, ha detto il relatore. Ha suggerito quindi un decalogo dell’evangelizzatore.
1. Evangelizzare nasce dall’esperienza di Cristo nella Chiesa
2. La salvezza è grazie. È gioia.
3. L’evangelizzazione è una esigenza irrinunciabile. È “il” servizio dei servizi. S. Paolo: “guai a me se non annuncio”
4. Cristo è soggetto e oggetto della Evangelizzazione. Cristo è morto perché fedele al Padre
5. Primato della fede
6. La buona notizia è scandalosa. Ha citato il libro di mons. Maggioni “Il Dio capovolto”
7. Lo scandalo della croce è martirio per ogni credente.
8. Annunciare il vangelo con la vita. Se dovessero condannarci per la nostra fede, per quali fatti verremo condannati?
9. I laici sono i soggetti della evangelizzazione
10. Nuova evangelizzazione, non ri-evangelizzazione. Occorre ripensare il messaggio del vangelo.
A conclusione di questo decalogo, mons. Lambiasi ha riaffermato che il credere non è un atto della scatola cranica in quanto ci sono una dimensione storica e salvifica della rivelazione. A Dio che si rivela occorre rispondere con la fede. E la fede è il consegnarsi liberamente e totalmente a Dio come Maria. Il cristiano crede perche ama. •