RITRATTI: Marco Rapazzetti

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Un folletto. Ma di quelli buoni. E non tanto perché vive a Cerreto di Montegiorgio, ricco di vegetazione. Ma perché è difficile acchiapparlo. Marco Rapazzetti, insegnante, musicista, fotografo, amante della natura, sociologo, non sta mai fermo. Giusto a scuola, a Prato. Poi, nei giorni di festa e d’estate, con gli Errabundi Musici, gira l’Europa e porta le musiche medievali nelle più belle feste del Vecchio Continente.
La sua storia musicale inizia a nove anni, da scolaro delle elementari, quando prende a studiare il clarinetto dopo una serie di spettacolini di Natale e di fine anno. Poi il corso di orientamento bandistico a Rapagnano senza mai abbandonare il liceo scientifico.
Al momento del diploma, Marco capisce che la musica è la sua strada. Si iscrive al Conservatorio e a 19 anni inizia ad insegnare prima teoria e solfeggio, in seguito, clarinetto, nella scuola della banda di Rapagnano. Mentre impara e insegna musica, non tralascia l’Università.
L’esperienza degli Errabundi Musici nasce quasi per caso. È un incontro a dare il via. «Una mattina entro in classe ed un mio insegnante: Dante Bernardi, tira fuori una cornamusa.
Mai vista e ascoltata prima. Resto rapito. Lui inizia a parlarmi di musica antica e delle possibilità di praticarla. Racconto questa esperienza, il giorno stesso, ad un mio amico e collega musicista, Paolo Carlomè.
Lo coinvolgo e gli propongo di “creare qualcosa”». Iniziano le ricerche di spartiti e di strumenti. Il gruppo si allarga a Gionni Scriboni, Andrea Andrenacci e Luca Paciaroni. Nel 2001 nascono gli Errabundi Musici. Poi Marco, che è legato saldamente alla sua terra, lancia la proposta di Cerreto Medievale: un modo per far conoscere la bellezza del borgo e della sua storia.
Un altro personaggio importante è stato Elio Pandolfi, voce recitante ne Il Signore degli Anelli, proposto dalla Fermo Orchestra Fiati dove Marco suonava il clarinetto poco più che ventenne.
«A fine prove, aveva sempre dei racconti della sua vita umana e professionale da proporci». Anche il maestro Fabrizio Meloni, primo clarinetto del Teatro e della Filarmonica della Scala, gli ha lasciato un ricordo indelebile.
Tra la scuola e i concerti, c’è anche tempo per la lettura: Kerouac, Lev Tolstoj, Fëdor M. Dostoevskij, Charlotte Bronte, Jane Eyre, Primo Levi; e per l’ascolto di De Andrè, Paolo Conte, Guccini, e di tantissima musica classica, antica, popolare italiana e irlandese.
Una soddisfazione recente?
«Ho fatto un viaggio a Mantes a la Ville, paesino a 70 km a Nord di Parigi. Io suono clarinetti francesi e lì risiede la fabbrica Buffet & Crampon che esporta in tutto il mondo. Un’esperienza unica trascorrere un’intera giornata per scegliere i miei nuovi strumenti direttamente dal luogo in cui vengono prodotti». •

Marco Rapazzetti è nato a Fermo il 24 agosto 1979.
Quando non fa lezione al Marco Polo di Prato o non fa concerti in Europa, abita a Cerreto.
Diplomato al liceo scientifico di Montegiorgio, si è laureato in sociologia all’Università Carlo Bo di Urbino. Al Conservatorio di Fermo ha conseguito il diploma di clarinetto e l’abilitazione per l’insegnamento del clarinetto e dell’educazione musicale.
Tra i progetti realizzati: la Junior band quando insegnava alla scuola di musica di Rapagnano, la registrazione di due cd con gli Errabundi Musici, l’ideazione e la direzione artistica di Cerreto medievale. Dopo la musica è «la fotografia l’arte con la quale riesco ad esprimermi meglio».

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