Il servizio dedicato a mons. Gabriele Miola ha riscosso il plauso di molte persone, ecclesiastici e laici.
Le vicende dell’Istituto Teologico sono state ricostruite con precisione talvolta sorprendente. Dato che nella ricostruzione riguardante il periodo della presenza a Fermo del vescovo Franceschetti sono stato nominato, Le chiedo di rendere pubbliche queste mie precisazioni. Mons. Miola ricorda un simpatico episodio di cui non ero al corrente.
Fu chiamato dall’arcivescovo risentito per essere venuto a conoscenza di mie gravi affermazioni non so contro quale istituzione o congregazione romana fatte durante i miei corsi di Storia della Chiesa. Gli chiese di richiamarmi al dovere (quale?), ma evidentemente non conosceva la saggezza di don Gabriele. Mi limito a precisare che in quegli anni si sviluppò in diocesi un sistema di spionaggio cui parteciparono aspiranti presbiteri e presbiteri alla ricerca di un posto al sole presso l’illustre prelato. Qualche studente, maldestro e incapace negli studi, cercava legittimazione, anche sostenuto da certi movimenti che periodicamente si presentano alle cronache con la smania di chi si sente depositario dell'”Ortodossia” e magari dell'”obbedienza perinde ac cadaver”.
Anche qualche docente dell’ITM prese parte a quella compagna pubblicitaria. Si trattava di poveri sprovveduti poco dotati nell’insegnamento e soprattutto nella ricerca, con titoli di studio di basso profilo e del tutto privi di adeguate pubblicazioni scientifiche, quali si richiedono negli ambienti accademici. In quel tempo la stessa diocesi fu inquinata da uno spirito maligno che produsse gravi ferite non ancora rimarginate.
Alcune di quelle persone, dopo la dipartita terrena di mons. Franceschetti, hanno fatto le valigie e sono andate in cerca di fortuna altrove, mentre mons. Conti riconosceva a molti, tra i quali il sottoscritto, quella dignità che altri avevano inutilmente cercato di avvilire.
Un cordiale saluto
Paolo Petruzzi
Grazie, Professore, per queste sue acute precisazioni su quel periodo della vita dell’Istituto Teologico e della Diocesi. Ci auguriamo che lo spirito maligno, che si è introdotto in questa porzione di chiesa, venga presto scacciato con un potente esorcismo.•