Lapedona: Pellegrini in processione verso “Madonna Manù”
Questo prometteva il programma del pellegrinaggio processionale verso Madonna Manù.
Promesse più che mantenute e aspettative superate: è quanto è emerso anche dai commenti dei partecipanti. Fra questi i membri del Comitato, sempre attivi e presenti, il sindaco di Lapedona Dottor Giuseppe Taffetani, l’assessore Gianni Lanciotti da Altidona, i diaconi Angelo Talamonti e Patrizio Nebbia, il dottor Mario Chiarini che ha animato la liturgia con musiche e canti, le varie donne di Lapedona ed Altidona che hanno offerto dolci al termine dell’evento. Un’occasione speciale e preziosa, densa di occasioni per riflettere: nella chiesa Madonna Manù, luogo spirituale e di preghiera, si sente battere il cuore dei pellegrinaggi di prima estate più recente e quello più antico dell’8 settembre. Così è stato vissuto un po’ da tutti quell’andare pregando e cantando per le belle campagne in fiore della collina marchigiana con immagini e incontri che resteranno nel cuore.
Per chi è venuto da altre località e ha partecipato con iniziale curiosità, quanta emozione nel camminare accanto i campi di ulivi, in un ambiente che pare rimasto fermo nel tempo. E poi, la piccola chiesa di Madonna Manù, i molti giovani, giunti a piedi percorrendo gli oltre tre chilometri accanto ai “nonni” e alle famiglie ed infine che straordinaria accoglienza! Emozioni forti anche alla S. Messa celebrata all’aperto, in un clima di fratellanza. Ottima l’organizzazione e coinvolgente il programma pastorale. Un viaggio, seppur breve o lungo, come ha sottolineato durante l’omelia il celebrante don Vinicio ma vissuto appieno, in ogni momento, anche grazie al bel clima di amicizia che si è creato. Tra i momenti più intensi da testimoniare: la recita del Rosario con la partecipazione di due padri di famiglia; la fiaccolata mariana serale guidata dalla croce, tenuta da Patrizia Pasquali, pellegrina anch’essa, i vari canti e le voci che tremavano per l’emozione. Uniti dalla fede ci si è sentiti a casa della Madonna. L’intera processione in notturna è stata un’esperienza bella e spirituale insieme. Ed è stata soprattutto esperienza di chiesa, che ha unito insieme i tanti provenienti anche dai paesi limitrofi e a cui Madonna di Manù ha preso il cuore. Gesù, Verbo incarnato, lo si è ritrovato nell’Eucaristia per farci sentire tutti come umanità itinerante. Nel gruppo ci si è sentiti chiesa che trasmette ad altri quanto ricevuto, in armonia e carità, anche scambiando idee ed esperienze con persone di altre parrocchie.
Davanti all’affresco della Madonna che allatta il Bambino Gesù si è ripensato all’atteggiamento da imitare, di ascolto e accoglienza di Maria, al suo sì a Dio ed ai fratelli. A Manù, alla scoperta del nostro essere fragili ma ricchi della Grazia, c’è un tesoro da trasmettere così come avvenuto per secoli da chi ci ha preceduti e il tempo ne darà ragione. •