Lapedona: Pellegrini in processione verso “Madonna Manù”

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La sera del primo giugno un folto gruppo di partecipanti, accesi i flambeaux, sulle orme dei pellegrini della storia di questa stupenda chiesa risalente all’anno Mille, immersi nella notte suggestiva di giugno, si è mosso ordinatamente in preghiera. Lo scopo è stato quello della chiusura congiunta fra le Parrocchie di Altidona e Lapedona del mese di maggio, in onore di Maria. Attraversando suggestivi paesaggi illuminati a tratti dal chiarore lunare si sono vissuti intensi momenti con la recita del Santo Rosario, con l’ascolto della Parola e, a seguire, le riflessioni spirituali ascoltate durante la celebrazione della Santa Messa che ha visto la presenza del sacerdote Mons. Vinicio Albanesi.
Questo prometteva il programma del pellegrinaggio processionale verso Madonna Manù.
Promesse più che mantenute e aspettative superate: è quanto è emerso anche dai commenti dei partecipanti. Fra questi i membri del Comitato, sempre attivi e presenti, il sindaco di Lapedona Dottor Giuseppe Taffetani, l’assessore Gianni Lanciotti da Altidona, i diaconi Angelo Talamonti e Patrizio Nebbia, il dottor Mario Chiarini che ha animato la liturgia con musiche e canti, le varie donne di Lapedona ed Altidona che hanno offerto dolci al termine dell’evento. Un’occasione speciale e preziosa, densa di occasioni per riflettere: nella chiesa Madonna Manù, luogo spirituale e di preghiera, si sente battere il cuore dei pellegrinaggi di prima estate più recente e quello più antico dell’8 settembre. Così è stato vissuto un po’ da tutti quell’andare pregando e cantando per le belle campagne in fiore della collina marchigiana con immagini e incontri che resteranno nel cuore.
Per chi è venuto da altre località e ha partecipato con iniziale curiosità, quanta emozione nel camminare accanto i campi di ulivi, in un ambiente che pare rimasto fermo nel tempo. E poi, la piccola chiesa di Madonna Manù, i molti giovani, giunti a piedi percorrendo gli oltre tre chilometri accanto ai “nonni” e alle famiglie ed infine che straordinaria accoglienza! Emozioni forti anche alla S. Messa celebrata all’aperto, in un clima di fratellanza. Ottima l’organizzazione e coinvolgente il programma pastorale. Un viaggio, seppur breve o lungo, come ha sottolineato durante l’omelia il celebrante don Vinicio ma vissuto appieno, in ogni momento, anche grazie al bel clima di amicizia che si è creato. Tra i momenti più intensi da testimoniare: la recita del Rosario con la partecipazione di due padri di famiglia; la fiaccolata mariana serale guidata dalla croce, tenuta da Patrizia Pasquali, pellegrina anch’essa, i vari canti e le voci che tremavano per l’emozione. Uniti dalla fede ci si è sentiti a casa della Madonna. L’intera processione in notturna è stata un’esperienza bella e spirituale insieme. Ed è stata soprattutto esperienza di chiesa, che ha unito insieme i tanti provenienti anche dai paesi limitrofi e a cui Madonna di Manù ha preso il cuore. Gesù, Verbo incarnato, lo si è ritrovato nell’Eucaristia per farci sentire tutti come umanità itinerante. Nel gruppo ci si è sentiti chiesa che trasmette ad altri quanto ricevuto, in armonia e carità, anche scambiando idee ed esperienze con persone di altre parrocchie.
Davanti all’affresco della Madonna che allatta il Bambino Gesù si è ripensato all’atteggiamento da imitare, di ascolto e accoglienza di Maria, al suo sì a Dio ed ai fratelli. A Manù, alla scoperta del nostro essere fragili ma ricchi della Grazia, c’è un tesoro da trasmettere così come avvenuto per secoli da chi ci ha preceduti e il tempo ne darà ragione. •

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