Il territorio fermano alla luce della Storia italiana e mondiale

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Dieci anni di “nuova” Voce delle Marche costituiscono certamente un traguardo importante sia per chi ha letto gli articoli sia per chi li ha scritti.

Seguendo l’esperienza relativa al mio compito nel giornale, che è stato quello di redigere articoli su circostanze particolari e legate al luogo di residenza, nel cercare di riassumere l’enorme massa di fatti che avvenivano nel mondo e di mettere in luce ricorrenze liturgiche e santi venerati nei vari periodi dell’anno, non mi sono per questo sottratto alla curiosità ed alla necessità di leggere quanto gli altri amici redattori andavano pubblicando.

Lo scopo editoriale è stato ed è quello di mettere in risalto le notizie e gli avvenimenti che hanno interessato la nostra area, ma anche argomenti di carattere più generale sono stato ospitati nel giornale.

Non essendo La Voce delle Marche un quotidiano, i fatti di cronaca sono stati esaminati sì con meno tempestività, ma hanno guadagnato in chiarezza ed obiettività, non essendo condizionati dalla necessità di “dare” la notizia al più preso.

Gli argomenti che sono stati proposti hanno spaziato in tutti i campi e sono stati interpretati e discussi con obiettività e competenza, per suggerire ai lettori una visione degli avvenimenti della vita alla luce della Fede.

In questo decennio il giornale ha partecipato al rapidissimo cambiamento dei modi di comunicare, per cui i fatti, le idee, le immagini e le opinioni passano sempre di meno sulla carta stampata per approdare sulle fugaci, rutilanti ed incontrollate vie della “rete”, sempre più veloci, diversificati e sempre più schiavizzanti per chi ha la s-ventura di restarci impigliato.

Anche La Voce delle Marche ha dovuto adeguarsi ai tempi ed anch’essa è andata ”on line” acquistando, penso, nuovi utenti e nuovi palcoscenici, anche se qualche incallito e fedele lettore è restato tagliato fuori perché poco o per niente pratico delle nuove tecnologie.

Il compito che dovrà essere svolto da tutto il gruppo de La Voce delle Marche è certamente difficoltoso e richiede l’impegno e la dedizione di tutti. Una manciata di entusiasmo e di spigliatezza in più a mio avviso non guasterebbero.

Ma senza le motivazioni profonde che la Fede i può dare non ci potranno essere redattori capaci e lettori attenti e partecipi. Che il Signore ci illumini e ci guidi. 

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