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Ora viene il bello

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L’Ufficio nazionale per la pastorale del tempo libero, turismo e sport della Conferenza Nazionale Italiana ha proposto “Ora viene il Bello” che è definito come “un Manifesto-Azione da sottoscrivere e da trasformare in esperienze generative sui territori.”
È una “traccia” ed un “orizzonte” il cui logo riprende l’icona biblica: “Guarda il cielo e conta le stelle” (Gn 11,1-6) con un significato sociale e pastorale:
“Avvicinarsi, esprimersi, ascoltarsi, guardarsi, conoscersi, provare a comprendersi, cercare punti di contatto, tutto questo si riassume nel verbo dialogare.” “Il dialogo perseverante e coraggioso non fa notizia come gli scontri e i conflitti, eppure aiuta discretamente il mondo a vivere meglio, molto più di quanto possiamo rendercene conto.” (Fratelli tutti, 198)
“La gentilezza è una liberazione dalla crudeltà che a volte penetra le relazioni umane, dall’ansietà che non ci lascia pensare agli altri, dall’urgenza distratta che ignora che anche gli altri hanno diritto a essere felici.”
“La pratica della gentilezza non è un particolare secondario né un atteggiamento superficiale o borghese. Dal momento che presuppone stima e rispetto, quando si fa cultura in una società trasforma profondamente lo stile di vita, i rapporti sociali, il modo di dibattere e di confrontare le idee.” (Fratelli tutti, 224)
È un progetto che si concretizzerà in questa estate 2021, per darsi la possibilità di riprendersi il respiro della vita attraverso l’esperienza dei “santuari”, il tempo libero, il turismo, lo sport e l’ospitalità religiosa; una proposta integrata di esperienze da vivere e percorsi di positività da attivare attraverso tutti gli elementi di bellezza possibili e immaginabili dei nostri territori.
È un impegno a realizzare sul territorio esperienze capaci di far sentire ogni uomo e donna ospitati da comunità che sanno ascoltare, accompagnare e generare sogni e speranze dopo aver condiviso la fatica di questo tempo difficile.
Mentre una “Fiaccola della Speranza” girerà per l’Italia con iniziative chiamate di Hope&Play le Diocesi potranno proporre altre esperienze:
– Hope&Walk: è una proposta di cammino, un’esperienza pedagogica della lentezza che accompagna la persona a evocare il proprio vissuto, a raccontarlo e a trovare, insieme al gruppo, una speranza concreta.
– Hope&Place: è un’esperienza di visita negli infiniti luoghi di bellezza del nostro Paese.
– Hope&Welcome: è un’esperienza culturale da proporre nelle strutture dell’ospitalità religiosa, conventi e monasteri.
– Hope&Pray: è un’esperienza spirituale per dare la possibilità ad ogni ospite di illuminare la vita attraverso l’ascolto di sé e della Parola, attraverso la fiducia nel domani e l’affidamento a Dio.
– Il “Pellegrino Dei”, a settembre, con un pellegrinaggio verso il Santuario più importante delle Diocesi.
Questa proposta è un’idea che può rappresentare uno stile di incontro e accoglienza e una speranza da sviluppare, per la nostra Diocesi, anche oltre questa estate.
Si stanno progettando alcune esperienze e proposte che coinvolgeranno le comunità ed i turisti, insieme responsabili e custodi del creato, che diano la possibilità di conoscersi, per apprezzare tutto ciò che di bello preserva la vita di ciascuno. •

Stefano Ricci

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