L’edificio della scuola elementare di Visso è una figura della nostra nostalgia, sta insieme al nostro passato, insieme al grembiule nero, alla prima campanella, al primo esame. E anche se non tutti gli alunni che hanno frequentato quella scuola sono rimasti sul luogo d’origine, tutti ricordano i loro maestri e i loro compagni. Se si è dimenticato qualche nome non …
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Senza scuola non si cresce
Visso: il terremoto cancella anche i segni di una scuola fortemente voluta dalla popolazione “Il cuore ha il suo ordine, la mente il suo”. Facciamo nostra una frase di Angelo Antonio Bittarelli per significare che un edificio scolastico che in più di ottant’anni ha visto passare nelle sue aule tante generazioni di vissani non può non entrare nella logica del …
Continua a leggere »Non siete soli: una scultura per non dimenticare
La festa più significante di questa crisi sismica è statacelebrata domenica 22 aprile. La solidarietà sotto forma di un corpo sonoro, di un battito di mani, di un raggiante ballo di parole e di gesti può ancora darti fremiti, può commuoverti, può tradursi in commozione che ammalia. La realizzazione del progetto “Non siete soli” ideato e realizzato dall’ing. Giuseppe Loberto …
Continua a leggere »Dopo il terremoto l’hotel Elena racconta eventi
“Cavaliere il pranzo è pronto”, diceva la cameriera dell’albergo Montebovi (oggi hotel Elena) ad Angelo Melchiorri presidente della “società sbafatologica” di Visso, che gli porgeva silenziosamente il cappello a larghe falde il 22 giugno 1895. L’orologio a pendolo dell’albergo segnava le 13. Il cavaliere, silenzioso e diffidente verso un mondo che conosceva troppo bene, era vestito di scuro. I colleghi …
Continua a leggere »Intatta, da restaurare
Visso: La pittura della Madonna della quercia dopo il terremoto La memoria del passato è alla base dell’identità di un territorio. E da lì vogliamo ripartire per mantenere vivo il legame con una realtà sbriciolata dall’esplosione spaziale e relazionale innescata dal terremoto. Ecco allora che la fotografia realizzata con occhi e cuore da Emilia Sebastiani nell’ultima settimana di questo strazio …
Continua a leggere »Quante storie nell’amarcord di Menicuccia e Antonio
Visso: In via Galliano alla ricerca del tempo perduto Il profumo del pane appena sfornato e ancora caldo si avvertiva già all’imbocco della via. Era uno dei segni che Antonio Cappa e Domenica Montebovi (Menicuccia) erano al lavoro. Ci sono persone che si identificano con un luogo di elezione. Non si può pensare a via Galliano senza pensare ad Antonio …
Continua a leggere »Visso: nostalgia e futuro
La devozione per la Madonna della Concezione C’è una fede antica di più secoli, potente, inestinguibile, suggestiva: è la devozione per la Madonna della Concezione. Ed è il culto per un’immagine remota che ha saputo, nella sua felice e immemorabile storia, trovare ogni anno la sua modernità. Stare in alto nel paesaggio vissano, unire sui confini della preghiera, affratellare sui …
Continua a leggere »Il primo presepe
Capriotti: il primo presepe è di Santa Brigida di Svezia Diciamolo subito. Se uno ascolta le conferenze del professor Giuseppe Capriotti può anche nutrire per un attimo il dubbio supremo: è l’iconografia che parla o è il relatore stesso? Bastano pochi istanti perché la magia si dissolva, ed è soprattutto la competenza del relatore che scarta inevitabilmente dalla raffigurazione. Il …
Continua a leggere »Pastori in cerca di gregge
La diaspora delle comunità parrocchiali dopo il terremoto. La parrocchia, termine derivante da due parole greche traslitterate: parà= attorno, oichia= casa, è il territorio attorno alla casa per eccellenza del cristiano, la chiesa, l’ecclesia (altro termine greco), l’assemblea dei battezzati. La parrocchia è da sempre il punto di riferimento per il fedele. Non lo è più per tante parrocchie e …
Continua a leggere »Solidi e solidali
Dalle macerie emergono i valori e la forza di un popolo. “Con tutta la nostra tenacia ripartiremo”. È quanto si legge in uno striscione appeso dopo le devastanti scosse di Ottobre, a Visso, all’ingresso del paese, di quel gioiello unico e inconfondibile che stentavo a riconoscere, piagato da tutte le sue ferite. Le proporzioni del dramma non si possono certo …
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