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La saggezza di un fanciullo di 77 anni

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delfinoHa 77 anni. Abita a Mogliano, da solo. Non sa cosa siano facebook, chattare, l’Iphone, il palmare. Fa il “contadinaccio” dice lui. Ma ha una saggezza inimmaginabile. Continua a coltivare le sue “dodici coppe” (quasi due ettari e mezzo) come ha sempre fatto da una vita e come ha fatto suo padre e suo nonno prima di lui. Tutto biologico, logicamente. Ha una vigna che tratta solo con verderame.

La casa, dove abita da sempre, sente il peso degli anni; ma la casa del suo spirito è ancora “bambina” perché fondata sulla roccia. La sua interiorità nasce da quella frase detta da Gesù: “Se non ritornerete come bambini non entrerete nel Regno dei Cieli”. Ed è propria dei bambini la sua sensibilità, ingenua, pura, cristallina. Guarda il cuore delle persone. Quando ad esempio chiede a qualcuno di portargli a casa la spesa, prima della lista arrivano i soldi. E quando si vuol restituire il resto dice sempre: “Non fa niente, me lo darai”.

“Una volta – mi racconta un suo amico – essendo mio figlio ammalato, quando mi incontrava mi chiedeva notizie sulla sua malattia. E si vedeva nel suo volto i segni della compassione”. La sua saggezza è di quella di chi soffre con chi soffre e gioisce con chi è nella gioia. “È il tipo – mi dice ancora – che ti porta le braciole a casa se stai male”.

Ci tiene a vestirsi. Per lui il vestito non è quello standard che si trova negli outlet. È quello sartoriale. Per le grandi occasioni infatti c’è il caso che ti regali un pezzo di stoffa per un paio di pantaloni o per un vestito. Nonostante che oggi non ci siano più sarti capaci di disegnare e cucire un vestito su misura, lui è ancora convinto che l’unico vestito vero sia quello sartoriale.

Ha una sua dignità interiore che traspare dal suo vestire, dal suo portamento, dal suo schernirsi. Non ha mai usato profumi. L’unico odore che si porta addosso è quello della campagna, della natura, degli animali che governa personalmente. È un profumo che non provoca allergie.

Ma c’è un altro profumo che lascia pensare. È un profumo per nasi raffinati. È il profumo della sua sapienza. Ha una sua sapienza che lascia a bocca aperta: la fedeltà alla Messa domenicale. Abita a 4/5 km dal paese. Eppure tutte le domeniche, a piedi con il sole e con la pioggia, arriva puntuale all’eucaristia.

Una volta, era dicembre, c’era la neve. Era stato dimesso solo da qualche giorno dall’ospedale dove aveva subito un intervento chirurgico. Ma a piedi, con quel freddo, è voluto non mancare alla Messa. Non poteva lasciare l’eucaristia dell’otto dicembre, festa dell’Immacolata Concezione È una di quelle persone solide, pietrose, resistenti. Indica che la saggezza non è estemporanea. È anzi un cammino di valori acquisiti, metabolizzati, espressi senza sforzo perché fanno parte della quotidianità. Non è un eroe. È una persona che ha vissuto la durezza della pietra e ha conservato un cuore puro come quello dei fanciulli. Così è quello di Delfino. Un fanciullo di 77 anni. •

Nicola Del Gobbo

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