Il gruppo Protezione Civile della Valdaso aderisce al PGE
Come tanti altri volontari del territorio marchigiano il Gruppo intercomunale di volontariato di Protezione Civile della Valdaso non molla la presa e prosegue con quella marcia in più consentita dalla sinergia nata con il progetto nazionale Programma gestione emergenze (PGE), creato da Confindustria ed attivo già dal 24 agosto. Prima a scavare tra le macerie a Pescara del Tronto, poi con il supporto alle popolazioni in difficoltà a causa delle ripetute scosse, fornendo di beni di prima necessità, coperte e materassi, stufette e altri materiali per il sostentamento dei cittadini nei vari campi e mese dopo mese una scossa dopo l’altra il numero degli interventi dei volontari si sono moltiplicati in maniera esponenziale.
Ora la terza fase per il maltempo misto al sisma del 18 gennaio. Infatti il gruppo della Valdaso, in stretta sinergia con la task-force del PGE di Confindustria, si sta impegnando quotidianamente e da alcuni giorni per sostenere gli allevatori colpiti anche dalla neve tra Marche ed Abruzzo per recapitare tonnellate di fieno direttamente sul posto donate dagli imprenditori italiani agli allevatori in difficoltà e rifornirli di cibo da destinare agli animali che erano rimasti isolati per le abbondanti nevicate.
A più riprese ed in giornate diverse sono partiti camion e tir carichi di tonnellate di fieno e fieno biologico donato dalle aziende associate a Confindustria che con grande generosità e da tutta la Penisola, hanno aderito immediatamente al Programma PGE donando e fornendo il materiale necessario durante la fase più critica del maltempo portando concreti aiuti a moltissimi agricoltori in difficoltà.
Il Gruppo volontari della Valdaso è partito con un carico di fieno alla volta di Visso e Castel Sant’Angelo, mentre l’altroieri altra importante missione con dell’altro fieno indispensabile ai paesi del Teramano.
Il PGE, in queste giornate, aveva già provveduto, sempre grazie al gran cuore di alcune aziende italiane, a far recapitare fieno in rotoballe necessario per le zone di Muccia e Pievetorina e nelle zone di Norcia e presto anche a Camerino.
Una sinergia quella del progetto in grado di operare intervenire con solidarietà concreta in caso di calamità naturali in maniera efficace nel segno del motto “quando serve, come serve e dove serve”.
Per la prima volta fu testato nelle Marche già nel 2012, riprodotto in altre analoghe situazioni di emergenza ed ora rivelatosi un esempio di operatività in campo nazionale. Un modello che, nella simbiosi tra il mondo dell’imprenditoria e della Protezione Civile, consente di intervenire nei territori in maniera efficace anche con la rete capillare di contatti che i volontari instaurano nel corso delle missioni con le popolazioni sfortunate colpite dalle innumerevoli emergenze prodotte dagli eventi sismici e metereologici. •