Monterinaldo: un sito che fa sperare in interessanti scoperte
La terra della Cuma è tornata a “sporcare le mani” di giovani ricercatori svariati anni dopo l’ultima vera campagna di scavo. In base ad una convenzione che coinvolge il Comune e l’Università di Bologna, con la collaborazione della Soprintenza regionale delle Marche, è in corso un campo scuola cui partecipano studenti, alcuni di loro marchigiani che studiano a Bologna.
Ci sono anche quelli dell’Università di Camerino e del Liceo Classico di Ascoli. Come di Ascoli è il direttore dello scavo, Enrico Giorgi, professore all’UniBo, che spiega cosa si sta facendo e quali sono gli scopi della campagna di scavo, anticipando che già qualcosa di interessante è stato trovato. I rinvenimenti vengono poi portati in un laboratorio allestito nel paese della Valle dell’Aso per l’analisi e la catalogazione.
Assieme a lui ci sono Francesco Belfiore e Francesco Pizzimenti giovani ricercatori universitari che sono responsabili del cantiere e hanno il compito di fornire nozioni utili agli studenti per la loro attività sul campo. Qeust’ultima arriva dopo una lunga fase di studio negli archivi per capire le varie fasi che l’area archeologica ha attraversato nel passato recente, e ciò che è stato rinvenuto, così da poter agire in maniera sinergica e accrescere le nozioni su La Cuma.
I risultati di quella che dovrebbe essere solo la prima parte dell’attività di ricerca saranno presentati venerdì 14 luglio nell’area archeologica del santuario ellenistico romano situato in contrada Cuma, dallo stesso professor Giorgi e dall’esperto Filippo Demma della Soprintendenza di Ancona, che ha compiuto studi e divulgato informazioni sul sito storico. •
Alessandro Giacopetti