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Decalogo della “fedeltà presbiterale”

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Pensieri per una verifica e un nuovo inizio

1. Entra nel silenzio di Dio perché l’amore dei Tre Ti custodisca: prega, medita, adora il Signore ogni giorno, dando a Lui una congrua parte del Tuo tempo, a cominciare dalla celebrazione fedele della liturgia delle ore, dall’adorazione eucaristica quotidiana e dalla preghiera mariana.

2. Celebra l’eucaristia di ogni giorno come vero culmine e fonte della Tua vita e di quella della comunità a Te affidata, e fa’ dell’eucaristia festiva la tappa fondamentale del cammino Tuo e del popolo di Dio che sei chiamato a servire.

3. Celebra di frequente il sacramento della riconciliazione, perché tutta la Tua vita sia spesa in continua conversione e costante rinnovamento nella forza del perdono ricevuto da Dio.

4. Vivi nell’ascolto fedele della Parola di Dio, scrutandone assiduamente le profondità con la “lectio divina”, lo studio, l’annuncio convinto ed entusiasta di ogni giorno.

5. Cerca il dialogo necessario con il direttore spirituale, scelto in docile ascolto dello Spirito e costantemente incontrato per la revisione della Tua vita alla luce dell’Eterno.

6. Ama il tuo Vescovo, prega per Lui assiduamente e incontralo spesso per rinnovargli l’apertura del Tuo cuore e la docilità della Tua obbedienza.

7. Ama la Chiesa, il Papa, il collegio dei Vescovi, la comunione dei battezzati ovunque diffusa, facendo sempre più Tua la causa di Dio in questo mondo e il servizio missionario universale al Vangelo.

8. Nutri la vita teologale, non solo alimentando la fede e la speranza alla vita liturgica e spirituale, ma anche irradiando il dono di Dio nella carità verso chiunque possa aver bisogno di Te e coltivando relazioni di amicizia vere e fedeli nel tempo.

9. Custodisci il Tuo cuore perché sia santuario dell’Altissimo, e vigila perciò sui sensi, sulle conoscenze, sulle informazioni, sull’uso dei “media” e della “rete”, sui rapporti interpersonali, per vivere tutto e sempre sotto lo sguardo di Dio.

10. Vivi uno stile di vita sobrio, compiendo scelte di distacco e di povertà, avendo cura che i beni della comunità a Te affidata siano utilizzati con saggezza e attenzione ai più poveri, pronto a rinunciare anche a ciò che è Tuo per amore di Dio e dei bisognosi.

Non aver paura a mettere in pratica questo decalogo: la Tua vita sacerdotale ne sarà sempre più arricchita, crescerà la gioia del cuore e sentirai che Colui che segui è in Te e con Te per portare insieme a Te la Croce dell’amore che salva: “Se qualcuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia la troverà” (Mt 17,24s).
Potrebbe essere utile una condivisione di esperienze fra i sacerdoti: soprattutto i più “anziani” potrebbero comunicare agli altri quello che in qualche modo hanno avvertito come “salvifico” nella loro vita presbiterale, cioè quelle esperienze che, magari in momenti di difficoltà, li hanno aiutati a venir fuori da una prova, da una tentazione, da un tempo di aridità… Spesso, il magistero della vita vale più di molte parole e argomenti…
(Bruno Forte, da Note di Pastorale giovanile)

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