Abbraccio: parola che evoca vicinanza, tenerezza, empatia… stati d’animo e sentimenti che permettono di percepire l’altro come proprio simile. Ed è proprio da questa consapevolezza, dalla sensibilità e determinazione di alcune persone che nasce nel 2012 “L’Abbraccio”, Associazione di Volontariato pro Hospice di Montegranaro, con lo scopo di “abbracciare” chi sta affrontando una fase particolare della vita. Raccogliendo il testimone, altri volontari si sono aggiunti al gruppo, si sono formati per diventare “compagni di viaggio anche quando la strada è difficile”, pronti ad offrire un po’ del loro tempo, della loro umanità a persone speciali, in un reparto speciale che può garantire una migliore qualità di vita fino alla fine. Quando la malattia è ormai inguaribile, la persona ha il diritto di essere curata, sostenuta, accompagnata, come ha ricordato anche Papa Francesco, “le Cure Palliative non possiedono meno valore per il fatto che non salvano la vita, ma realizzano qualcosa di altrettanto importante: valorizzano la persona”. È questa, in sintesi, la doppia anima dell’Associazione: diffondere la cultura delle Cure Palliative, diritto sancito dalla legge, che recano sollievo alle sofferenze fisiche, un “pallium” che protegge anche gli aspetti emotivi, spirituali, sociali, coinvolgendo non solo il paziente ma anche la sua famiglia. E quando non possono essere effettuate a domicilio, l’Hospice è il luogo dell’accoglienza dove il tempo diventa prezioso, dove i volontari entrano in punta di piedi, si pongono in ascolto per accogliere confidenze, lo sfogo del momento, silenzi prolungati… Diventa allora palpabile la vicinanza vera, le emozioni che passano e accade l’imprevisto: il volontario riconosce nella fragilità dell’altro la propria fragilità come essere umano. Il servizio offerto si trasforma in arricchimento personale, un’accresciuta maturità umana e spirituale che, tornando a casa, permette di vedere problemi e situazioni da una diversa prospettiva. •
Don Lambert Ayissi Ongolo
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