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Ascoltiamo i nostri ragazzi e raccogliamo le loro paure

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Tre giorni a Loreto con i giovanissimi dell’Azione Cattolica di Montegranaro.

Da Giulia Lucentini riceviamo e pubblichiamo.

MONTEGRANARO – Libertà; superare le proprie paure, con il coraggio di cambiare il mondo e la certezza di essere qui e ora per un motivo chiaro e preciso: l’amore; quello ricevuto che ci fa sentire figli, e quello da donare che ci rende creature libere.
Tre giorni a Loreto, all’ombra (solo metaforica purtroppo) di una delle più belle Basiliche dedicate a Maria e con la voglia di allontanarsi da casa per ritrovarsi; tre giorni per un camposcuola, seppur breve, come è stato quello dei giovanissimi di Azione Cattolica di Montegranaro.
Un tema centrale, quello della libertà, che ha fatto da filo conduttore e che ha permesso di riflettere su questo concetto così apparentemente astratto e del quale così tanto si parla, specie negli ultimi tempi.
La libertà si perde, si cerca, si conquista, si protegge. La libertà parte da un punto ben preciso: il cuore di ognuno di noi. Un cuore libero di amare e di lasciarsi amare, ci aiuta a compiere le numerose scelte che la vita ci impone, sicuri che non c’è paura che possa ostacolare chi cerca una libertà che non è fatta di egoismo, bensì di dono gratuito di sé; seguendo l’esempio di Maria che liberamente ha donato il suo piccolo SI a Dio, lasciando che Lui compisse opere meravigliose attraverso di Lei.
Negli occhi dei ragazzi che hanno compiuto questo piccolo viaggio c’era una luce che è raro trovare negli occhi di chi incontriamo tutti giorni, negli adulti abbattuti e “affievoliti”, non per ultimo dalla pandemia.
I ragazzi non sono stanchi, spenti o senza spirito di iniziativa. Hanno voglia di crescere. La loro sete di vita, il loro bisogno di gioia li spinge a cercare risposte al di là del semplice divertimento (che ovviamente non guasta mai).
Per un ragazzo vivere un’esperienza del genere è un modo per continuare a costruire la propria vita da adulto, quella che con coraggio continua a sognare giorno dopo giorno.
Per un adulto, è una boccata d’aria fresca. Un balsamo per la vita che troppo spesso si fa monotona e piatta. Gli occhi di un ragazzo sono una finestra che si apre ai raggi del sole. Un consiglio di cuore per tutti: ascoltiamo i nostri ragazzi, raccogliamo le loro paure, custodiamo i loro dubbi; regaliamo loro la versione migliore di noi stessi. Siamo per i nostri ragazzi gli adulti di cui abbiamo avuto bisogno, quando eravamo piccoli. •

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